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Gemmato: “Pronta entro dicembre 2026 la legge delega per riforma e riordino della legislazione farmaceutica”

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“La Ragioneria Generale dello Stato ha bollinato la legge delega per la riforma e il riordino della legislazione farmaceutica. L’obiettivo è licenziare il testo definitivo entro dicembre 2026, al fine di offrire un quadro normativo certo a cittadini, players internazionali e consolidare la posizione geostrategica dell’Italia in Europa e nel mondo”. Lo ha annunciato il sottosegretario di Stato del ministero della Salute, Marcello Gemmato, a margine dell’incontro “Equità di accesso, buon uso del farmaco e nuova farmacia dei servizi. Verso il Disegno di Legge Delega”, durante il Forum Risk Management di Arezzo.

“L’80% dei principi attivi che servono per produrre farmaci salvavita viene prodotto in Cina e in India – ha proseguito Gemmato -. Ci dobbiamo riappropriare della grande chimica di base. Dobbiamo fare in modo che in Italia si possa essere autosufficienti nella produzione di farmaci salvavita. L’orizzonte è rendere accessibile il farmaco, dare una chiarezza nell’ambito. Quindi un testo unico – derivante da 100 leggi, 700 norme che si sono affastellate dopo due norme di riferimento, due regi decreti, uno del 1934 e l’altro del 1938 -, che possa dare il perimetro all’interno del quale declinare puntualmente il diritto d’accesso ai cittadini al farmaco, il ruolo della farmacia, la digitalizzazione come strumento di erogazione di prestazioni sanitarie e quindi di salute, il ruolo strategico dell’industria farmaceutica italiana che quest’anno ha prodotto 56 miliardi di euro, prima in Europa, e che può essere ulteriormente attrattiva con qualche immagine e orizzonte geostrategico”.

Parlando poi della Toscana, Gemmato ha detto: “Indubbiamente è una delle regioni più performanti per presenza di industria farmaceutica. Aggiungerei italiana, che è un ulteriore elemento di orgoglio. Per il cittadino significa avere certezza che, laddove vi dovessero essere dei problemi con i dispositivi di protezione individuale, come abbiamo visto purtroppo durante il Covid con le mascherine, si possa avere la certezza di continuare ad avere il farmaco”.

Redazione Nurse Times

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