Gatto morde la padrona e poi muore. Si teme che l’animale sia affetto da rabbia e scattano le indagini che danno esito positivo. Poi, si scopre che il virus che ha ucciso il felino non appartiene al ceppo classico della rabbia, ma è il Lyssavirus isolato una sola volta a livello mondiale in un pipistrello del Caucaso nel 2002. Allora gli scienziati non trovarono evidenze scientifiche che il nuovo virus potesse infettare animali domestici e soprattutto l’uomo.
Lyssavirus ad Arezzo
I ricercatori del Centro di referenza nazionale per la rabbia dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie hanno isolato il Lyssavirus. Non si sa, secondo il Corriere della Sera, come il virus sia arrivato ad Arezzo e abbia infettato il gatto domestico.
«Sulla base dell’esperienza maturata da casi simili in altri Paesi, per virus analoghi, la capacità di trasmissione dal serbatoio naturale a un’altra specie rappresenta un evento estremamente limitato, a cui non fa seguito una diffusione epidemica» dicono al Ministero della Salute.
E, intanto, arrivano le prime rassicurazioni sul fatto che il virus non sia trasmissibile all’uomo. Comunque, il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha emesso intanto due ordinanze in via cautelativa: con la prima ha disposto il sequestro degli animali di proprietà della signora e imposto restrizioni alla circolazione dei cani.
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