La denuncia presentata dell’infermiere in servizio presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli potrebbe finire nel nulla.
Alcuni settimane fa, il dipendente ospedaliero aveva riportato la frattura delle ossa di una mano dopo essere stato preso ripetutamente a bastonate dal padre di un giovane paziente giunto in Pronto Soccorso in codice bianco. L’uomo aveva devastato gli arredi dell’ospedale e sradicato una porta, insultando e malmenando il sanitario.
Due mesi dopo, è il Pubblico Ministero a richiedere al Giudice per le Indagini Preliminare di procedere con l’archiviazione.
“Rilevato che per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno o del pericolo, l’offesa è di particolare tenuità.”
Per il giudice pertanto, l’aggressore non avrebbe colpe, ed in aggiunta sarebbe stato motivato da uno stato di ansia:
“Risulta chiaro che l’aggressione, verificatasi all’interno del Pronto Soccorso dell’ospedale Santobono, fu originata dallo stato di estrema ansia per le condizioni di salute della figlia (ribadiamo, classificata in Triage come codice bianco n.d.r.) di soli 5 anni per la quale chiedeva assistenza ai medici.”
Anche il bastone da passeggio, utilizzato per colpire l’infermiere non sarebbe stata in realtà un’arma:
“Il bastone utilizzato per provocare le lesioni era utilizzato dall’indagato come ausilio alla deambulazione – pertanto – le lesioni provocate alla parte offesa furono di lieve entità.”
È anche questa volta giustizia è stata fatta…
Fonte: Nessuno Tocchi Ippocrate
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