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Foro maculare: cos’è e come curarlo

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Eye doctor with female patient during an examination in modern clinic. Ophthalmologist is using special medical equipment for eye health
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Gli esperti di Clinica Baviera spiegano i sintomi, le cause più comuni e i principali trattamenti.

Il foro maculare è una piccola rottura o lacerazione nella macula, la parte centrale della retina, responsabile della visione centrale dettagliata e fondamentale per attività come la lettura, la guida o il riconoscimento dei volti. Quando si forma un foro maculare, la visione centrale quindi ne risente e può diventare sfocata, rendendo difficile svolgere tutto ciò che richiede una visione accurata degli oggetti vicini a causa della mancanza di chiarezza.

Inoltre, in sua presenza le linee rette possono apparire ondulate o distorte e molte persone percepiscono un punto cieco o una macchia scura nella parte centrale del campo visivo, nota come scotoma. Anche la percezione dei colori e dei piccoli dettagli può essere compromessa, poiché la macula è responsabile dell’elaborazione di queste informazioni nell’occhio.  

Secondo gli esperti di www.clinicabaviera.it, una delle aziende leader in Europa nel settore dell’oftalmologia, il foro maculare colpisce circa 3 italiani su 1.000 e, sebbene sia una condizione relativamente rara, la sua incidenza aumenta con l’età, soprattutto dai 60 anni in su. È più comune nelle donne che negli uomini e colpisce entrambi gli occhi solo nel 15% dei casi. 

Per stabilire se si è affetti da un foro maculare è importante prestare attenzione ai campanelli d’allarme e rivolgersi a un oculista per una diagnosi accurata. I sintomi possono svilupparsi gradualmente e interessare un solo occhio, cosa che a volte rende difficile una diagnosi precoce, poiché l’altro occhio può compensare la perdita della vista.

Sebbene questa patologia non sia una delle principali cause di perdita della vista, se non viene trattata precocemente può avere comunque un impatto significativo sulla qualità della vita, poiché influisce su molte attività quotidiane come leggere o guidare l’auto. Per questo motivo, gli esperti di Clinica Baviera hanno deciso di illustrare le cause più comuni del foro maculare.

1. Invecchiamento

L’invecchiamento è la causa più comune del foro maculare. Con l’età, il gel vitreo all’interno dell’occhio (una sostanza gelatinosa che riempie il bulbo oculare) si restringe e può separarsi dalla retina, con il cosiddetto distacco posteriore del vitreo. Quando ciò accade, si può generare una trazione sulla macula, causando una rottura o un foro.

2. Traumi all’occhio

Un colpo o una ferita grave all’occhio possono danneggiare la retina e aumentare il rischio di sviluppare un foro maculare. Ciò è particolarmente vero nelle persone più giovani, dove il vitreo è più denso e saldamente attaccato alla retina, compresa la macula. Questo forte legame tra il vitreo e la retina significa che, in caso di urti o traumi all’occhio, il vitreo può esercitare una trazione significativa sulla retina. In alcuni casi, questa trazione è sufficiente a causare una rottura o un foro nella macula. Questo fenomeno è meno frequente nelle persone anziane, dove è meno forte la connessione del vitreo con la retina, quindi il rischio che un colpo provochi un foro maculare è minore. 

3. Miopia grave

Le persone affette da miopia grave presentano alterazioni strutturali del bulbo oculare che possono esercitare una pressione o una sollecitazione supplementare sulla retina e, in particolare, sulla macula, aumentando il rischio di fori maculari.

4. Infiammazione oculare

Le malattie infiammatorie della retina, come l’uveite, possono causare l’indebolimento del tessuto retinico o l’accumulo di liquido, aumentando la probabilità che si sviluppi un foro nella macula.

5. Complicazioni della retinopatia diabetica 

Il diabete può influenzare i vasi sanguigni della retina, compresi quelli della macula, che in alcuni casi possono contribuire alla formazione di un foro maculare.

6. Precedenti interventi chirurgici agli occhi 

Anche se rari, alcuni interventi chirurgici agli occhi, in particolare la cataratta, possono in alcuni casi aumentare il rischio di stress sulla macula e predisporla alla formazione di un foro maculare.

Ciascuna di queste cause può produrre diversi gradi di disabilità visiva e il trattamento dipende sempre dalle dimensioni del foro, dalla sua gravità, dalla durata della sua presenza e dall’acuità visiva del paziente. Il dottor Sergio Ares, chirurgo oculista e Country Manager di Clinica Baviera Italia, descrive i principali trattamenti: 

Vitrectomia – La vitrectomia è il trattamento più comune e efficace per il foro maculare. Si tratta di un intervento chirurgico in cui il gel vitreo viene rimosso dall’occhio per alleviare la trazione sulla macula. Il vitreo viene sostituito con una bolla d’aria o di gas che preme sulla macula e aiuta così il foro a chiudersi. Di solito il paziente deve mantenere una posizione a faccia in giù per diversi giorni per tenere la bolla nella posizione corretta. Con il tempo, la bolla viene poi assorbita dal corpo e lo spazio si riempie di liquido oculare. 

La vitrectomia ha un’alta percentuale di successo nel chiudere il foro maculare (circa il 90%-95% dei casi), ma il pieno recupero della vista dipende sempre da quando è comparso il foro: quanto prima viene trattato, tanto migliore sarà il recupero. La vista migliora gradualmente, ma possono essere necessarie settimane o mesi prima che si avvertano tutti gli effetti dell’intervento. 

Iniezioni di gas o aria (pneumoretinopessi) – In alcuni casi meno gravi, lo specialista può iniettare gas o aria direttamente nell’occhio per chiudere il foro maculare senza dover ricorrere alla vitrectomia. Questo trattamento può essere efficace per fori piccoli e recenti. Il paziente deve inoltre mantenere la testa in una posizione specifica in modo che la bolla rimanga sopra il foro e se ne faciliti la chiusura.

Ocriplasmina – L’ocriplasmina è un trattamento farmacologico che prevede l’iniezione nell’occhio di un enzima chiamato ocriplasmina. Questo enzima aiuta a dissolvere le proteine che causano la trazione tra il vitreo e la retina, permettendo al foro di chiudersi naturalmente. Tuttavia, questo trattamento è più efficace in casi specifici, soprattutto per i fori maculari recenti e di piccole dimensioni.

Osservazione e monitoraggio – In alcuni casi, se il foro è piccolo e non compromette seriamente la visione, l’oculista può scegliere di aspettare e monitorarne la progressione. Alcuni piccoli fori possono chiudersi parzialmente da soli e in questi casi l’intervento chirurgico può non essere necessario.

“Individuare e trattare precocemente un foro maculare – spiega il dottor Ares – aumenta significativamente le possibilità di recupero visivo, soprattutto se si segue un piano di trattamento adeguato e si rispettano le indicazioni di cura successive. Noi di Clinica Baviera consigliamo di rivolgersi a uno specialista in presenza di sintomi come visione offuscata, distorsione delle linee rette o se si intravede una macchia scura al centro della visione, poiché esami specifici e tempestivi sono essenziali per un buon recupero”.

Redazione Nurse Times

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