Parole dure dal governatore campano: “Ricattati dal Governo con la complicità di molte Regioni”.
I criteri per la ripartizione del Fondo nazionale per la sanità tra le Regioni, mai applicati, sono “età anagrafica, aspettativa di vita, deprivazione sociale dal 1996 e si rinviava a ulteriori scadenze nel 2011, poi nel 2015: si impegnava il ministero dell’Economia a definire finalmente i criteri su cui fare il riparto del Fondo nazionale sanitario”. Lo ha detto il governatore campano Vincenzo De Luca, annunciando la presentazione di un ricorso al Tar contro il “silenzio-inadempimento” di ministero della Salute, ministero dell’Economia e Governo.
“Sono passati sette anni da allora – ha aggiunto – e il ministero della Salute dorme in piedi. Non hanno fatto niente e ci siamo trovati ogni volta in Conferenza delle Regioni a essere ricattati dal Governo con la complicità di gran parte dei presidenti delle Regioni, che dicevano: se non approviamo il riparto, si bloccano i finanziamenti e vi assumete la responsabilità. Da quest’anno abbiamo deciso di assumerci la responsabilità e bloccare tutto, e non arretriamo di una virgola se non fanno le persone serie”.
Redazione Nurse Times
- AORN Caserta: avviso pubblico per infermieri, ostetriche e oss, incarichi temporanei
- Ceccarelli (COINA): “La super intramoenia divide la Lombardia, corsie veloci per i ricchi, cittadini lasciati soli”
- Flat tax 5% sugli straordinari degli infermieri: pronta disponibilità esclusa
- Rsa in allarme: Regione autorizza Oss al posto degli infermieri. La Fials ricorre al Tar
- Tutte le novità del CCNL Sanità 2022-2024: 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi attorno ai 1.200 euro
Lascia un commento