Tokyo. Una donna, durante un’operazione chirurgica sul suo collo dell’utero, ha emesso una flatulenza mentre il medico stava utilizzando il laser e il risultato del prodotto tra gas intestinale e fonte di calore è stato devastante.
Una Flatulenza, forse la casusa di un incidente in sala operatoria:
“Quando il gas intestinale della paziente si è disperso nello spazio della camera (operatoria) si è acceso con l’irradiazione del laser, e la fiamma si è diffusa fino al telo chirurgico causando l’incendio”.
Così si legge in un rapporto, stilato da un comitato di esperti, sull’incidente verificatosi 15 aprile 2016 al Tokyo Medical University Hospital, in Giappone. Un incidente raro e strano, che sicuramente farà scappare qualche sorriso, ma che ha avuto conseguenze serie per la paziente coinvolta e che ha generato momenti di vero e proprio panico all’interno del nosocomio nipponico.
Ma cosa è successo di preciso? Come raccontato dal giornale Asahi Shimbun, durante l’intervento chirurgico su una donna di 30 anni, in sala operatoria è scoppiato un autentico finimondo in seguito all’emissione di una quantità importante di gas intestinale da parte della signora. Una sorta di esplosione, in tutti i sensi, che a contatto con il laser (che il chirurgo stava utilizzando sul collo uterino della malcapitata) ha provocato una grossa fiammata che ha incendiato il telo chirurgico e che ha ustionato la maggior parte del corpo della donna (vita e gambe).
Il rapporto sull’incidente parla di fatalità, in quanto in sala operatoria non erano presenti materiali infiammabili e tutte le attrezzature funzionavano normalmente.
Ma qualcosa comunque non quadra, almeno secondo il chirurgo di Los Angeles Dr. Michael Zadeh, che ha rilasciato il seguente pensiero all’Huffington Post americano: “Ho eseguito moltissimi interventi chirurgici al colon-retto e anali e questo non è mai accaduto. È necessaria una quantità superiore di metano nel colon per provocare delle lesioni così gravi”.
Sì, Zadeh afferma anche che la quantità di gas rilasciata durante un peto potrebbe essere “incendiaria” se associata a vicine fonti di calore come laser ed elettrocoagulazione, ma… rimane comunque molto scettico: “Dubito che questo sia l’unico fattore determinante in questa storia”, ha sottolineato.
Fonte: Huffington Post
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