Le infinite attese che molti pazienti sono costretti a subire rivolgendosi all’ospedale Garibaldi di Catania hanno spinto il Codacons a denunciare nosocomio, Asp e Regione Siciliana per “tortura ai pazienti, violenza privata ed abbandono di persone incapaci“.
Secondo l’associazione dei consumatori, si aspetterebbe anche più di un giorno per una prestazione al pronto soccorso dell’ospedale cittadino.
“Le interminabili attese, anche di 30 ore – è possibile leggere in una nota – al pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera Garibaldi, con persone letteralmente stipate nei tre ambulatori disponibili in un clima di crescente esasperazione degli accompagnatori, arrivati anche a chiamare le forze dell’ordine pur di essere considerati, finiscono sul tavolo del Procuratore della Repubblica di Catania.
Il Codacons, tramite l’Avv. Carmelo Sardella, Dirigente dell’Ufficio Legale, sulla base delle diverse testimonianze dei cittadini, presenta un esposto denuncia con la richiesta alla Procura di indagare Azienda Ospedaliera, ASP e Regione Siciliana per i reati di tortura, violenza privata e abbandono di persone incapaci, perche’ riguardanti cittadini ammalati”.
Il Codacons ha richiesto un tempestivo intervento dell’Assessore regionale alla Sanita’ Siciliana Ruggero Razza e del Ministro Giulia Grillo.
“In un clima di forte esasperazione e di grande tensione sociale, questi interminabili ed inaccettabili tempi di attesa al pronto soccorso, ci preoccupano – conclude il Codacons – anche per le possibili ripercussioni sull’ordine pubblico e sull’incolumita’ del personale medico e sanitario del pronto soccorso del Garibaldi”
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