Riceviamo e pubblichiamo un comunicato redatto dal sindacato in merito all’inizio dei lavori della Commissione paritetica sull’ordinamento professionale.
Iniziano oggi i lavori della Commissione paritetica sull’ordinamento professionale, prevista dall’articolo 12 del Ccnl 21 maggio 2018 del comparto sanità e composta dai sindacati firmatari del contratto, dalle Regioni e dall’Aran.
“Necessita che la Commissione lavori a ritmi serrati e senza porsi alcun vincolo, poiché l’ordinamento professionale attuale non corrisponde più alle funzioni e competenze correnti degli operatori del comparto sanità – dice il segretario generale della Fials, Giuseppe Carbone –. Negli ultimi decenni vi è stata una notevole evoluzione nel Sistema sanitario nazionale, che ha determinato nuove funzioni e competenze agite dai dipendenti della sanità, ma non riconosciute a causa della rigidità delle norme legislative e dei contratti, non escluso l’ultimo”.
Abbiamo firmato con sofferenza il contratto nazionale del 21 maggio 2018, proprio perché privo di un nuovo ordinamento professionale e di sistemi di valorizzazione del personale. Si è deciso di demandare, contraria la sola Fials, questa fase importante a una Commissione paritetica, che doveva terminare i propri lavori a luglio del 2018, e invece inizia oggi i lavori, a quattro mesi dalla scadenza del contratto vigente (31 dicembre 2018).
“Dopo tutto questo tempo – afferma Carbone –, pretendiamo un vero ordinamento professionale, che serva a definire la progressione di carriera di tutti i profili professionali del comparto sanità e di attuarla con il rinnovo del contratto nazionale 2019-2021. La Commissione dovrà essere in grado, entro l’anno, di quantificare il costo economico complessivo del nuovo ordinamento professionale, in modo che possa essere finanziato dalla Legge di bilancio 2020. Diversamente, sarebbe inutile avviare il negoziato contrattuale”.
L’obiettivo, per noi, é valorizzare il più rilevante e strategico patrimonio delle aziende sanitarie: le risorse umane e professionali. “La Fials – dice Carbone – porterà in Commissione paritetica proposte ben precise e mirate, come l’allineamento giuridico e contrattuale con la dirigenza sanitaria, per riconoscere a tutti i professionisti pari dignità professionale ed economica, in rapporto alle competenze, autonomia e responsabilità. Chiederemo che vengano riconosciute a tutte le professioni sanitarie e sociali l’attività libero-professionale intramoenia, l’indennità di esclusività del rapporto di lavoro e l’attribuzione degli incarichi a valenza professionale per tutti i professionisti sanitari, nessuno escluso, come avviene per la dirigenza sanitaria in fase di prima assunzione”.
Diverse anche le proposte Fials per le professioni tecniche e amministrative e per l’evoluzione della figura professionale dell’operatore sociosanitario, come il riconoscimento del profilo professionale dell’autista soccorritore, del tecnologo alimentare, eccetera. La Commissione paritetica per l’ordinamento professionale deve essere il primo passo verso la modernizzazione e gli investimenti in capitale umano, che devono proseguire con la tornata contrattuale 2019-2021 per dare il doveroso riconoscimento ai vari professionisti per le loro competenze in un sistema organizzativo della salute più efficace ed efficiente.
“È un compito laborioso e complesso, ma è la strada da percorre per provare a realizzare un ordinamento del personale finalmente adeguato all’evoluzione e alle prospettive dell’organizzazione del lavoro nel Servizio sanitario nazionale a quarant’anni dalla sua istituzione, e la Fials é pronta alla sfida della modernità”, conclude Carbone.
Redazione Nurse Times
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