Le indagini della Procura di Napoli Nord hanno portato alla luce un’attività illecita che coinvolgeva anche un dottore e i suoi figli.
Ben 50mila patenti rilasciate o rinnovate sulla base di certificati medici falsi. Al centro dell’inchiesta coordinata dalla Procura di Napoli Nord sono finite 58 attività tra agenzie di pratiche auto e autoscuole, nonché un medico napoletano che, a quanto pare, firmava i certificati senza sottoporre i pazienti ad alcuna visita. Il distaccamento di Nola della polizia stradale ha inoltre scoperto che in molti casi erano addirittura i figli del medico a rilasciare, tramite sistema informatico, i certificati di idoneità.
Le attività nel mirino della Procura hanno sede tra l’area di Giugliano (Napoli) e quella di Aversa (Caserta). L’indagine, partita nell’agosto del 2019, riguarda un giro d’affari accertato da un milione e 600mila euro. Se i fatti venissero effettivamente accertati, ne deriverebbe che circa 50mila persone circolano per le strade con patenti conseguite illegalmente.
Sono in tutto 24 le persone coinvolte, 20 delle quali ora agli arresti domiciliari, tre destinatari dell’obbligo di dimora e uno sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata al falso in atto pubblico.
Le false certificazioni mediche, emesse per una sola annualità e in molti casi corredate da valori bollati contraffatti, sono state individuate grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, escussione di testimoni. Alcune certificazioni attestanti la necessaria idoneità psicofisica dei candidati sarebbero state addirittura rilasciate dal medico abilitato durante il periodo in cui era ricoverato in una clinica.
L’accertamento su questo aspetto ha fatto emergere che gli autori materiali delle certificazioni mediche erano i figli del professionista, che non sono medici e che, utilizzando le credenziali informatiche del padre, trasmettevano telematicamente le risultanze delle visite, mai sostenute, alla Motorizzazione generale di Roma. Molti dei documenti rinnovati sono stati rilasciati a persone anziane, ultranovantenni, allettate da anni, affette da gravi patologie invalidanti e, dunque, non compatibili con i requisiti richiesti per il rilascio dell’idoneità psicofisica.
Le indagini hanno infine portato alla luce falsi corsi di formazione periodica per conducenti professionali, ovvero lezioni di teoria e pratica alla guida da parte di soggetti non qualificati. Attività, queste, che alcune autoscuole organizzavano eludendo i controlli della Motorizzazione civile di Napoli.
Redazione Nurse Times
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