L’Insufficienza Cardiaca Congestizia (C.H.F., “congestive heart failure”) rappresenta una sindrome caratterizzata da incapacità del cuore a mantenere adeguata la portata cardiaca alle esigenze metaboliche dei tessuti
Le cause sono la perdita anatomica o funzionale di tessuto contrattile a seguito di sovraccarichi acuti e cronici di pressione oppure a sovraccarichi acuti e cronici di volume.
I pazienti affetti da insufficienza cardiaca sono attorno ad 1 milione in Italia. (prevalenza attorno al 2% incrementando fino al 6-9 % nei pazienti in fascia d’età fra 70-79 e 80-89 anni).
Le conseguenze sono ipo-perfusione periferica e congestione venosa.
La classificazione dell’insufficienza cardiaca secondo la New York Heart Association (NHYA) è :
- Classe I = Nessuna limitazione dell’attività fisica: l’esercizio fisico abituale non provoca affaticabilità, dispnea né palpitazioni;
- Classe II = Lieve limitazione dell’attività fisica: benessere a riposo, ma l’attività fisica abituale provoca affaticabilità, palpitazioni, dispnea;
- Classe III = Grave limitazione dell’attività fisica: benessere a riposo, ma l’attività fisica minima provoca sintomi;
- Classe IV = Incapacità a svolgere qualsiasi attività fisica senza disturbi: i sintomi di scompenso cardiaco sono presenti anche a riposo e peggiorano con qualsiasi attività fisica.
Le nuove linee guida pubblicate simultaneamente dall’American College of Cardiology (ACC), dall’American Heart Association (AHA), dalla Heart Failure Society of America (HFSA) e dalla European Society of Cardiology riportano un’importante raccomandazione per Entresto (sacubitril/valsartan), di Novartis.
Negli Stati Uniti, il farmaco è indicato come terapia standard per l’insufficienza cardiaca con ridotta frazione di eiezione come alternativa al trattamento con un ACE inibitore o un sartano (ARB), somministrati in concomitanza con un beta-bloccante e un antagonista dell’aldosterone.
Inoltre, è stata inserita nelle linee guida americane l’indicazione di effettuare lo switch dagli ACE o ARB ad Entresto in quei pazienti affetti da scompenso cardiaco di grado lieve-moderato.
In Europa, le linee guida ESC raccomandano che per i pazienti che rientrano nei criteri di inclusione dello studio PARADIGM-HF, si proceda allo switch da ACE o ARB ad Entresto.
Sia le linee guida statunitensi che quelle europee hanno preso in considerazione le evidenze emerse dallo studio PARADIGM-HF.
Nello studio il prodotto ha ridotto in modo significativo morte per cause cardiovascolari e le ospedalizzazioni per insufficienza cardiaca in questa popolazione di pazienti.
La Regione Puglia, ha recepito fortemente l’impatto terapeutico della doppia molecola in associazione (sacubitril/valsartan) individuando centri prescrittori e delineando il sunto licenziato dalla AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
AIFA con deliberazione n°233 dello scorso 07/02/2017 ha classificato il medicinale Entresto e lo ha catalogato tra quelli rimborsabili rivolto ai pazienti con Insufficienza Cardiaca Cronica con ridotta Frazione di Eiezione.
Si allega documento del “Servizio Politiche del Farmaco ed Emergenza/Urgenza”, Puglia.
CALABRESE Michele
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