Home NT News Emicrania cronica, anticorpo monoclonale riduce gli attacchi del 50%
NT News

Emicrania cronica, anticorpo monoclonale riduce gli attacchi del 50%

Condividi
Emicrania, nuovi farmaci riducono la frequenza degli attacchi
Condividi

L’efficacia del trattamento è stata dimostrata da uno studio coordinato dall’IRCCS San Raffaele Roma.

Un vasto studio multicentrico italiano condotto su pazienti emicranici cronici con almeno cinque tentativi terapeutici pregressi falliti ha verificato che l’uso prolungato di un anticorpo monoclonale riduce di almeno il 50% i giorni di emicrania nel 75,6% dei casi. Per oltre il 44% dei soggetti coinvolti nella ricerca si arriva addirittura a una riduzione pari o superiore al 75%.

Si tratta del primo studio al mondo real-life a lungo termine con anticorpi monoclonali anti-CGRP nell’emicrania, coordinato dall’IRCCS San Raffaele Roma e pubblicato dalla prestigiosa rivista americana Headache: “Long-term effectiveness, safety, and tolerability of eremunab in the prevention of high-frequency episodic and chronic migraine in a real world: results of the EARLY 2 study”.

“È come se l’anticorpo monoclonale, con un trattamento prolungato, polverizzasse l’emicrania in tre pazienti su quattro – afferma il professor Piero Barbanti, direttore dell’Unità per la cura e la ricerca su Cefalee e dolore dell’IRCCS San Raffaele Roma e presidente dell’ANIRCEF (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee) –. La ricerca ha dimostrato che il 75.6% degli emicranici cronici trattati con erenumab ottiene dopo 1 anno per lo meno il dimezzamento dei giorni di mal di testa, mentre nel 44.5% dei soggetti li riduce di almeno il 75%”. “Si tratta di risultati insperati, se si considera che i pazienti avevano fallito già almeno cinque trattamenti preventivi e che tale terapia è sostanzialmente priva di effetti collaterali”.

Il lavoro è stato condotto su 248 pazienti provenienti da 15 centri cefalee e “pone orgogliosamente la ricerca dei neurologi italiani al centro dell’attenzione scientifica mondiale”, conclude Barbanti. Lo studio, denominato EARLY2, costituisce l’estensione a lungo termine del progetto EARLY1 ed è stato reso possibile grazie al registro nazionale dell’emicrania I-GRAINE, che da alcuni anni vede impegnati oltre 40 centri cefalee rappresentativi dell’intero territorio nazionale.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
LazioNT NewsRegionali

Ragazza morta dopo rinoplastica a Roma: indagati due medici famosi sui social

Due medici chirurghi sono finiti nel registro degli indagati per la morte...

NT News

Autonomia differenziata, Quartini (M5S): “La bocciatura della Corte Costituzionale fa tirare un sospiro di sollievo al Ssn”

“Il folle progetto di autonomia differenziata del Governo dei cosiddetti patrioti subisce...

Sentenza epocale della Corte Costituzionale: ai dipendenti pubblici spettano oltre 30 anni di arretrati
NT News

Autonomia differenziata, Corte Costituzionale: “Legge illegittima in alcune parti”

La Corte costituzionale ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell’intera legge sull’autonomia...