Tutta Europa rimane sgomenta di fronte alle immagini che arrivano dall’Ucraina, con corpi esanimi riversi per le strade delle principali città colpite dai bombardamenti dell’esercito russo.
Una guerra assurda che sta mietendo migliaia di vittime tra civili e militari russi e ucraini, giovani la cui vita viene strappata da logiche di potere che rimangono incomprensibili al mondo intero.
E parallelamente alla tragedia che si sta consumando in queste ore nelle città ucraine, un’atra tragedia rischia di travolgere quelle persone, soprattutto donne e bambini che fuggono dalla guerra e che approdano nei paesi vicini.
E’ partita la solidarietà dei popoli europei che in queste ore cercano in tutti i modi di aiutare i profughi.
La Asl Roma 1 attraverso una nota del 1° marzo u.s. chiede la disponibilità al personale sanitario per eventuale missione umanitaria.
Nella nota si legge:
“Nell’ambito dell’attuale emergenza connessa al conflitto in Ucraina, sono state intraprese, a livello europeo, attività di coordinamento umanitario per assicurare una celere risposta alle richieste di assistenza, anche sanitaria, alla popolazione coinvolta.
Al fine di essere immediatamente operativi, la Regione Lazio ha avviato una ricognizione delle disponibilità di personale medico, sanitario non medico e di altre professionalità sanitarie, che si dichiari interessato al collaborare, per il tramite delle Agenzie di coordinamento internazionale, alle attività di assistenza sanitaria nelle aree interessate al conflitto nonché nei paesi limitrofi.
Si precisa che tale manifestazione di interesse ha una finalità meramente ricognitiva rispetto alle richieste che verranno effettuate dal Ministero della Salute e dal Dipartimento della Protezione Civile”.
Sono numerose le adesioni che arrivano alla nostra redazione di personale sanitario che volontariamente offre la propria disponibilità per aiutare il popolo ucraino in seguito al nostro precedente articolo (VEDI).
La solidarietà verso il popolo ucraino è totale, gli europei si stanno attivando per portar loro sollievo e assistenza.
Redazione NurseTimes
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