Nuovi provvedimenti saranno adottati dalla Regione Lombardia per contrastare l’emergenza nCoV2019.
“Il virus è ancora presente ed è ancora in fase espansiva. Siamo speranzosi che presto possano iniziare a vedersi gli effetti delle misure che abbiamo preso. Siamo confidenti di vedere effetti positivi nei prossimi giorni”, ha spiegato Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia.
Secondo i dati forniti nel pomeriggio dall’assessore al Welfare Giulio Gallera sono 615 i tamponi risultati positivi al Coronavirus in Lombardia. Sono ricoverati 256 pazienti più 80 in terapia intensiva, un numero inferiore rispetto a ieri.
La provincia con più casi è quella di Lodi: 237 i contagi registrati (39% del totale). Sono invece 136 i casi positivi nel Cremonese (22%), 110 nella Bergamasca (18%). In provincia di Pavia 55 positivi (9%), nel Milanese 30 casi (5%), 10 dei quali nel Comune di Milano. Seguono il Bresciano con 14 casi (2%), Monza e Brianza con 6 casi, il Varesotto con 4 casi, la provincia di Sondrio con 3 casi, Mantova e Como con un caso. Diciotto casi sono in fase di verifica. Nel complesso sono 23 i decessi di persone risultate positive al coronavirus, sei nella giornata odierna. Si tratta – come in precedenza – di persone anziane con patologie pregresse. Due le note positive: 60 persone sono state dimesse e sono diminuiti gli accessi ospedalieri (il 26 febbraio erano 44, ieri 28).
Prosegue anche la disperata ricerca di medici e infermieri
“Ci stiamo preparando per la gestione di un accesso importante di persone – ha spiegato Gallera -. Le misure adottate sono dure ma se restano in difficoltà solo alcune aree ristrette il sistema tiene. Stiamo reclutando alcune figure ad esempio infettivologhi, pneumonologi, esperti di medicina d’urgenza. I presidi più sotto pressione sono quelli di Lodi e Cremona. Stiamo chiedendo supporto anche alla sanità privata e accreditata. Siamo in fase di interlocuzione con il governo per l’ipotesi di assumere medici e infermieri in pensione. Ci stiamo strutturando”.
L’individuazione di strutture dedicate ai pazienti contagiati da Coronavirus sembra essere fondamentale per fronteggiare l’emergenza:
“Anche l’Oms ci consiglia per la specificità e per la garanzia degli operatori sanitari di avere un ospedale dedicato”, ha detto Gallera. Per quanto concerne i pazienti in isolamento “martedì si attiverà la struttura di Baggio e cominceremo a portare pazienti. Il profilo degli idonei è quello di pazienti che possono essere dimessi dagli ospedali, ma magari possono risultare ancora positivi. Così liberiamo posti letto in attesa della loro negativizzazione“.
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