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Dimenticò valigetta nel seggio dopo aver rianimato persona: infermiere deve pagare per riaverla

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Dimentica valigetta nel seggio dopo aver rianimato persona: infermiere dovrà pagare per riaverla
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La polizia municipale gli ha chiesto di pagare 1,70 euro per la giacenza.

L’episodio accaduto a Davide Terragno sembra avere dell’incredibile. L’infermiere dipendente dell’ospedale San Paolo di Savona, che in occasione delle elezioni del 4 marzo salvò la vita a un anziano in arresto cardiaco presso un seggio elettorale (leggi l’articolo), dovrà pagare una sanzione amministrativa. Dalla polizia municipale gli sarebbe arrivata infatti una richiesta di pagamento di 1,70 euro.

La motivazione? Essersi dimenticato la valigetta contente i documenti per votare nella sede del seggio elettorale (scuola “Critoforo Colombo” di Savona). Tutto sarebbe accaduto durante le concitate fasi di rianimazione cardiopolmonare, risultate fondamentali per salvare la vita di un uomo. L’incredibile scoperta è stata fatta quando l’infermiere si è recato al comando della polizia municipale.

È una cosa incredibile. Non per la somma di denaro che ho dovuto tirar fuori per riavere la valigetta, ma per il principio”. Così l’infermiere in servizio nel reparto di Anestesia e rianimazione. E aggiunge: “Quella ventiquattrore l’ho dimenticata su una sedia del seggio dopo aver salvato la vita a un uomo. Sono stati attimi terribili, molto concitati. E quando l’allarme è cessato, mi sono totalmente dimenticato della borsa”.

Arrivato a Imperia, dove abitano i genitori, Davide si è accorto della dimenticanza. “Ho chiamato il comando della polizia municipale – spiega -. Essendo giornata di elezioni, ho pensato ci fosse qualcuno e così era. Ho raccontato la mia disavventura, parlando della borsa lasciata al seggio e ho ricevuto rassicurazioni sul fatto che una vigilessa l’aveva vista e l’avrebbe portata al comando, dove avrei potuto recuperarla”.

Lieto della buona notizia, il professionista sanitario si recò al comando di polizia municipale, dove ad attenderlo c’era invece una brutta sorpresa: All’interno della valigetta c’erano documenti importanti. Mi è stato chiesto di pagare la giacenza… Incredibile. Non che debba essere trattato da privilegiato, ma un po’ di comprensione, data la situazione in cui si è verificata la dimenticanza, quella me l’aspettavo. Alla richiesta di avere copia del verbale, mi è stato risposto che si trattava di un atto interno e che non avrei potuto averlo. Almeno la borsa l’ho riavuta”.

Simone Gussoni

 

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