Scoperto un potenziale bersaglio per la terapia. Si tratta di “canali” molecolari presenti sulle membrane cellulari che producono insulina.
Scoperto un attore fondamentale nello sviluppo del diabete che potrebbe divenire il bersaglio di nuove terapie: si tratta di microscopici “canali” molecolari presenti sulle membrane delle cellule che producono insulina. Si è visto che se questi canali (che fanno entrare molecole di calcio nella cellula) sono “iperattivi”. Il risultato è uno scompenso della secrezione dell’ormone che regola la glicemia.
Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista PNAS e condotto presso l’Istituto Karolinska di Stoccolma. Gli esperti hanno notato che se questi canali di trasporto della membrana cellulare, chiamati CaV3.1, sono presenti in numero elevato, entra troppo calcio nelle cellule e, conseguentemente, queste vedono ridursi la propria capacità di rilasciare insulina. Secondo gli scienziati, quindi, bloccare questi canali, potrebbe rappresentare una nuova via nel trattamento del diabete.
Gli esperti hanno lavorato su modelli animali di diabete sia di tipo 1 sia di tipo 2 e su cellule beta (quelle che producono insulina), documentando il coinvolgimento di un eccessivo funzionamento di questi canali di membrana. “Il nostro lavoro – spiega Shao-Nian Yang, uno degli autori – punta il dito sull’eccessiva presenza di questi canali come un meccanismo patogenetico cruciale nello sviluppo del diabete. Quindi i canali CaV3.1 non dovrebbero essere trascurati nella ricerca sulla malattia”.
Redazione Nurse Times
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