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Criticità nelle strutture sanitarie, i timori di Fials Salerno

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Salerno, tre ospedali di comunità per ovviare all’invasione dei Pronto soccorso
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Di seguito la lettera (a firma del segretario provinciale del sindacato, Salvatore Di Candia) inviata al direttore generale dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, Giuseppe Longo, e al commissario straordinario dell’Asl, Mario Iervolino.

Gli attuali provvedimenti legislativi che, come ben sappiamo, sostengono il collocamento in quiescenza delle cosiddette “quota 100” e “opzione donna” stanno ottenendo consensi in costante e considerevole aumento da parte dei dipendenti della Pubblica amministrazione e del Sistema sanitario nazionale.

Ad oggi risultano numerose le domande di collocamento in quiescenza, a partire dal mese di settembre 2019, e in particolare da personale direttamente impegnato nelle attività assistenziali quali personale sanitario e di supporto. Con pensioni e “quota 100” le strutture sanitarie salernitane rischiano di perdere centinaia di infermieri, ostetriche, operatori socio sanitari, tecnici, amministrativi, ecc.

I dati pervenuti finora risultano alquanto preoccupanti per i nostri nosocomi, perché si sta andando incontro a un durissimo colpo, che potrebbe mettere in serio pericolo il diritto alla salute e il mantenimento degli standard attuali, oltre che a un considerevole aumento delle liste d’attesa, costringendo così i cittadini a rivolgersi a strutture private con maggiore insistenza. Ci saranno meno servizi per i cittadini e il Sistema sanitario pubblico finirà gravemente danneggiato, magari a vantaggio di una privatizzazione a pagamento, con aumento esponenziale delle disuguaglianze sociali.

Un vero e proprio collasso a cui si arriverà in brevissimo tempo, considerato che ad oggi la direzione dell’A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona e Asl Salerno non hanno messo in campo, né tantomeno programmato, alcuna strategia volta ad evitare tale situazione. Non è stato neppure convocato un tavolo tecnico per parlare con le organizzazioni sindacali di tale gravosa situazione.

Queste imponenti carenze devono essere immediatamente colmate, in considerazione del fatto che il 21 marzo 2019 è stato siglato un accordo tra ministero della Salute, Mef, Pubblica amministrazione e Conferenza delle Regioni. Tale accordo ha finalmente rimosso il blocco delle assunzioni in sanità, esistente dal 2009. Inoltre questo accordo sarà utile per coprire interamente le uscite a vario titolo di dipendenti con altrettante assunzioni.

Considerato quanto appena descritto, la scrivente organizzazione sindacale chiede una pronta presa in carico della problematica, con l’attuazione immediata di una campagna di assunzione per fronteggiare le cospicue uscite di personale in quiescenza con “quota 100” e “opzione donna”, aggiornando ed incrementando il piano triennale del fabbisogno del personale, a fronte dell’accordo avvenuto in data 21 marzo 2019.

Pertanto la scrivente organizzazione sindacale sollecita le Vostre Direzioni a espletare immediatamente bandi di mobilità intra ed extra regione, come indicato dall’art. 30 del D.Lgs. 165/2001, e bandi di concorso con eventuale riserva di posti, come indicato dall’art. 1, comma 543 della Legge di Stabilità 2016.

Redazione Nurse Times

 

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