Gentile Direttore di NurseTimes,
sono Annalisa Brancati, neolaureata in infermieristica con la tesi da titolo: “Criteri per l’avvio precoce della ventilazione non invasiva nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica: Revisione di letteratura”.
ABSTRACT
Background
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una rara malattia neurodegenerativa, ad esordio precoce, caratterizzata dal progressivo deterioramento dei motoneuroni (Van den Bos et al., 2019). L’eziologia del 90-95% della SLA rimane sconosciuta; il 5-10% dei pazienti con SLA ha ereditato forme familiari della malattia (Xu & Yusn., 2021). Tra i fattori di rischio di insorgenza della SLA attualmente presenti in letteratura è possibile prendere in considerazione sia il genere, con prevalenza in quello maschile, che l’età, con un range compreso tra 51 e 66 anni. (Brown et al., 2021).
Non è ancora stato trovato un trattamento risolutivo alla patologia, per questo motivo la cura alle persone affetta da SLA è concentrata sulla gestione dei sintomi per garantire la migliore qualità della vita possibile.
I pazienti affetti da SLA vanno incontro ad una graduale atrofia e indebolimento dei muscoli volontari con una progressiva perdita delle abilità motorie (Ralli et al., 2019).
Tra i sintomi più frequenti: disartria, disfagia, disfonia, dispnea (Masrori & Damme, 2020). L’insufficienza respiratoria neuromuscolare è la causa più comune di morte in questa popolazione, benché si sia riscontrato che il supporto della funzione respiratoria con la Ventilazione Non Invasiva (NIV) possa migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita (Radunovic et al., 2017). È generalmente accettato che la NIV debba essere applicata al più tardi, quando sono evidenti i sintomi clinici di insufficienza respiratoria; tuttavia, studi recenti hanno indagato se l’inizio della NIV in una fase precedente della malattia potesse portare a maggiori benefici (Dorst et al., 2019). In questo contesto, una grande varietà di misure diagnostiche aggiuntive sono stati suggeriti per migliorare la diagnosi di declino respiratorio precoce (ibidem). Nonostante quanto detto solo pochi studi hanno proposto la cosiddetta ventilazione precoce prima dell’insorgenza dell’ipoventilazione, tuttavia, vari argomenti suggeriscono che una ventilazione precoce potrebbe ridurre il declino respiratorio della SLA e diminuire il lavoro respiratorio (Panzini et al.,2019).
Obiettivi
L’obiettivo di questa tesi è di rispondere alla seguente domanda di ricerca:
“Quali sono le condizioni idonee per l’attuazione della Ventilazione precoce Non Invasiva nel paziente affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica?”.
Gli obiettivi del seguente lavoro sono l’identificazione delle condizioni e dei diversi test di funzionalità respiratoria che hanno valore predittivo per l’impostazione della NIV precoce allo scopo di stabilire il luogo e le tempistiche più appropriate per iniziare la NIV precoce nei pazienti con SLA.
Metodo
Per l’esecuzione della revisione sistematica della letteratura è stata effettuata una ricerca sulle seguenti banche dati: PubMed, BioMed Central, CINAHL (EBSCO) e The Cochrane Library. La ricerca avanzata comprendeva le seguenti parole chiavi: “Amyotrophic lateral sclerosis”, “early non-invasive mechanical ventilation”.
Risultati
Dopo un accurata analisi, sono stati selezionati sei articoli per svolgere questo lavoro di tesi. Sono stati ideati un diagramma di flusso e una tabella di estrazione dei dati che mostrano rispettivamente le fasi di esaminazione e le caratteristiche degli studi inclusi.
I sei articoli inclusi sono stati analizzati, e sono state riportate le valutazioni utilizzate come indicazione all’impostazione della NIV precoce nei pazienti con SLA: la valutazione dell’ipoventilazione notturna; la valutazione della funzionalità diaframmatica; la valutazione della dispnea; la valutazione del luogo e della tempistica per l’inizio precoce di NIV e la valutazione della FVC.
Discussione
La presente revisione individua diversi test di funzionalità respiratoria correlabili alle condizioni cliniche del paziente con SLA. Gli esami inclusi, alcuni dei quali possono essere valutati dalla figura infermieristica, individuano sia valori oggettivi che soggettivi che hanno predittività per l’impostazione precoce della NIV. Ciò favorisce una gestione più efficiente e un coordinamento tempestivo delle cure, specialmente riguardo la NIV precoce, la quale ha benefici in merito alla sopravvivenza e il miglioramento della qualità di vita.
Dott.ssa Brancati Annalisa
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