Tra gli emendamenti approvati dalla Commissione Sanità del Senato, quello che abolisce l’obbligo del certificato verde per i visitatori nelle strutture sanitarie. Ha votato contro la senatrice Ronzulli. D’accordo con la decisione Bassetti e Pregliasco.
Alla Commissione Sanità del Senato sono stati approvati alcuni emendamenti al decreto legge, in fase di conversione, riguardante le misure per il contrasto della diffusione del Covid-19. Tra questi, l’emendamento sull’abolizione dell’obbligo di Green Pass per gli ingressi in Rsa e ospedali, ultimi luoghi in cui era ancora richiesto il certificato verde, ma anche quello sulla sospensione delle multe agli over 50 non vaccinati, che copre il 2023. Ma è giusto mandare definitivamente in soffitta il Green Pass? Vediamo cosa ne pensano gli esperti.
“Credo sia una decisione di buonsenso, anche perché oggi il Green Pass non è più chiesto per niente, se non per entrare nelle strutture sanitarie – dice Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, interviststo da AdnKronos Salute -. Non vedo perché si debba chiedere la vaccinazione ai visitatori negli stessi ospedali dove medici e infermieri possono entrare senza vaccinazione. L’eliminazione del certificato verde mette tutti sullo stesso piano. Ovviamente chi vuole entrare in queste strutture deve indossare la mascherina per evitare di portare problemi. Però è un modo per riaprire anche definitivamente ai visitatori i nostri ospedali. E’ giusto che i pazienti abbiano il conforto dei propri cari”.
Concorda il virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano: “L’eliminazione degli utilizzi residui del Green Pass ci sta come step di un percorso di normalizzazione giustificato dall’attuale fase epidemiologica, che speriamo di poter mantenere anche in futuro. A mio avviso, però, è opportuno immaginare e pianificare eventuali irrigidimenti delle misure anti-Covid nel caso dovesse delinearsi di nuovo un quadro preoccupante. Qualora ciò accada, dovremo farci trovare pronti”.
Ha commentato il voto anche il senatore leghista Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità: “Si tratta di provvedimenti che mantengono gli impegni assunti in campagna elettorale e che finalmente ci fanno uscire del tutto dal regime di restrizioni, restituendo nuova libertà ai cittadini. Ringrazio il Governo per il parere favorevole espresso a questi emendamenti, che confermano il cambio di passo deciso dall’inizio da questo Esecutivo, sostenuto dal ministro Schillaci”.
Tra i voti contrari agli emendamenti in questione va invece sottolineato quello di Licia Ronzulli, infermiera e senatrice di Forza Italia, che figurava tra i candidati alla carica di ministro della Salute.
Redazione Nurse Times
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