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Covid-19: ignoti vandalizzano il laboratorio dell’Asl che analizza i tamponi

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Covid-19: ignoti vandalizzano il laboratorio dell’Asl che analizza i tamponi
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Il laboratorio analisi dell’ospedale de Lellis, nel quale si effettuano i tamponi Covid-19 è stato vandalizzato da ignoti.

A renderlo noto è la direzione aziendale attraverso un comunicato: “la direzione aziendale della Asl di Rieti denuncia il sabotaggio, avvenuto questa notte, di alcune apparecchiature utilizzate dal Laboratorio analisi dell’ospedale de’ Lellis per processare i tamponi Covid-19. In particolare, sono stati manomessi, un computer e l’amplificatore Real Time Pcr che l’Azienda aveva installato lo scorso giugno, all’indomani dell’ingresso della struttura reatina nella rete regionale Coronet, certificata dall’Inmi Lazzaro Spallanzani di Roma. Rilevate le anomalie,la direzione aziendale ha immediatamente allertato le Forze dell’Ordine, che hanno eseguito i rilievi del caso.

«Si tratta di un atto grave, anzi gravissimo perché colpisce il cuore dell’attività di prevenzione e contenimento del Covid-19 inprovincia di Rieti. Un gesto vile che calpesta il lavoro di tutto il personale della Asl di Rieti che da sette mesi è impegnato, ininterrottamente, a fronteggiare l’emergenza coronavirus.

Non è la prima volta che ci troviamo ad affrontare simili situazioni, con danneggiamenti anche gravi o manomissioni di apparecchiature elettromedicali; ma come è accaduto in passato, l’Azienda non si lascerà intimidire e continuerà a lavorare, al fianco dei suoi professionisti, per fornire a tutti i cittadini della provincia di Rieti il miglior servizio sanitario possibile. Domani mattina presenteremo regolare denuncia alle autorità competenti nella speranza che i responsabili vengano assicurati al più presto alla giustizia».

Anche l’assessore regionale D’Amato si è espresso su quanto accaduto. ​«Il sabotaggio del laboratorio per analizzare i tamponi a Rieti e un atto vile e assurdo. Un gesto non tollerabile e un atto contro la salute pubblica. Auspico che vengano individuati i responsabili. La rete del servizio sanitario regionale si è già messa in moto per garantire che non ci sia alcuna interruzione del servizio».

Dott. Simone Gussoni

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