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Costa (AssoCare.it): “cambiamo il Codice Deontologico degli Infermieri!”

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Previsto l'intervento di Gioacchino Costa a Pugnochiuso 2017: "la bozza del nuovo Codice Deontologico va rivista"
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“Occorre rafforzare l’autorità dell’Infermieristica nei suoi ambiti di sviluppo.” 

A parlare è Gioacchino Costa, Presidente dell’Associazione Nazionale Infermieri e Professionisti della Salute Esperti di Formazione e di Informazione (AssoCare.it), Gioacchino Costa.

Costa sarà presente a Pugnochiuso (Vieste) dal 25 al 28 maggio 2017 per discutere della professione infermieristica e dalla bozza del nuovo Codice Deontologico, che sembra già vecchio prima di essere presentato agli Infermieri Italiani e al Cittadino.

Conosciamo meglio chi è Gioacchino e cosa fa AssoCare.it.

Presidente può fornirci maggiori delucidazioni su AssoCare.it?

Buongiorno a tutti, Assocare è una Associazione di Infermieri esperti di formazione e informazione, ha come scopo la promozione dello sviluppo professionale degli infermieri per migliorare l’assistenza alla persona e più in generale contribuire ad elevare la qualità di vita dell’uomo, come individuo e come collettività, anche attraverso l’uso più consapevole dei mass-media, di internet, delle nuove tecnologie attuali e future.

La creazione di rapporto di reciproca fiducia e collaborazione tra assistito e professionista infermiere e tra laici e sanitari

Ci tengo a precisare che tra noi Infermieri di AssoCare.it ci sono figure “esperte” in Formazione, giornalisti, professori di cattedra, informatici, sociologi, coach che vogliono mettersi al servizio della professione, senza elevarsi a saccenti ma solamente condividere il loro sapere.

Condividere è la parola del futuro, un futuro senza condivisione è un futuro molto magro e triste senza sviluppo. Nella nostra professione ambiti di sviluppo ce ne sono molti e purtroppo le nostre Università non aprono le menti dei nuovi professionisti ma inculcano ancora oggi lo stereotipo dell’infermiere subordinato di corsia.

Pugnochiuso e l’evento “Rafforzare la professione infermieristica nei sui ambiti di sviluppo” saranno il luogo ideale in cui scoprire quali chances ha un neolaureato e in quali ambiti lavorativi può inoltrare il suo sapere, saper essere e saper fare.

L’italia è piena di bravi liberi professionisti, ed è in questo ambito che intravedo lo sviluppo maggiore, alcuni di essi collaborano con www.iltuoinfermiere.it e altri lo faranno a breve in quanto hanno compreso che l’unione e la condivisione aiutano lo sviluppo, sia professionale che economico.

A questi i neolaureati, come più volte ribadito anche dagli amici di NurseTimes.org dovrebbero rivolgersi per fare il “praticantato” che è ben diverso dal tirocinio.

Nel praticantato si impara il saper essere professionista e il saper fare il professionista. In questo modo il nuovo infermiere acquisirebbe la pratica e la “disciplina” infermieristica territoriale.

Quando si va al domicilio si è ospitati e non ospiti e l’aspetto relazionale gioca un ruolo fondamentale nella presa in carico.

L’approccio al cliente, ci tengo a precisare il termine “cliente” , è ben diverso dall’approccio in corsia in cui lo stato di bisogno è sbilanciato e a sfavore del paziente.

A casa del cliente, che ci ha scelto come curanti, dobbiamo saper dimostrare le nostre capacità e farci accettare quali curanti. la bilancia è a nostro sfavore in quanto il cliente potrebbe rifiutarsi di rivederci e scegliere un altro curante.

Le cure al domicilio del paziente offrono una varietà di casistiche che mai potrebbero presentarsi in un solo reparto ospedaliero!

Ci si può trovare ad affrontare una emergenza/urgenza più spesso di quanto si possa immaginare, questo lo dico a tutti quelli che vorrebbero lavorare in un pronto soccorso o in un reparto di area critica.

Quali sono questi ambiti di sviluppo?

AssoCare.it ha visionato i dati del Censis assieme al professore Mario Del Vecchio del SDA Bocconi di Milano ed è d’accordo che alcuni dati non rispecchiano realmente quello che sta accadendo in Italia.

Nell’incontro avvenuto lo scorso 13 maggio presso l’Ipasvi di Como, insieme al Presidente Oreste Ronchetti, si valutavano alcune discrepanze.

Io stesso sono stato contattato più volte per far luce sul fenomeno del lavoro nero e della voglia di agire dei liberi professionisti come tali.

La copertina di NurseNewes.it, rivista on line di AssoCare.it

La vera occasione, tornando alla domanda fatta, è fare emergere la figura infermieristica dal contesto sanitario globale differenziandola dalle altre figure che operano nel settore terziario e parlare direttamente ai Cittadini quali fruitori dei servizi che offriamo.

La rivista “on line” NurseNews.it che abbiamo presentato nei giorni scorsi, ideata in collaborazione con il collega Angelo Riky Del Vecchio, vuole essere l’informazione infermieristica rivolta ai cittadini, con linguaggio poco tecnico e molto comprensibile.

Ma cosa si può fare?

AssoCare.it invita a formarsi e informarsi, continuare a evolversi e a mutare seguendo il mercato e le sue richieste. Solo con la continua formazione e la giusta e sottolineo VERA informazione, ci si può trovare in vantaggio rispetto alle altre figure ausiliarie. Un consiglio che mi sento in dovere di dare ai neolaureati è quello di seguire quegli infermieri che a voi sembra abbiano una marcia in più, come dicevo prima, NON si finisce MAI di imparare ed è per questo motivo che si deve continuare a ricercare la qualità e l’efficacia del nostro operato.

Esistono ambiti di sviluppo nella nostra professione che sono ignari a molti, ne scopriremo alcuni a Pugnochiuso e altri al primo Convegno Nazionale di AssoCare.it dove tutto il team si presenterà e vi accoglierà con grande entusiasmo il prossimo 7 ottobre.

Lavorare in team è l’arma vincente e la multidisciplinarietà aumenta le possibilità di riuscita nello sviluppo di una rete territoriale capace di monitorare e sorvegliare la popolazione.

Come diceva la dama della lanterna Florence Nightingale: “…intravedo la sparizione di tutti gli ospedali e di tutti gli ospizi…”.

Credo molto a questa affermazione, la sanità è ancora legata ad una visione obsoleta di salute dove il benessere psico fisico dovrebbe prevalere.

Secondo le ultime stime si spendono grandi cifre per la salute in molti paesi occidentali, primi fra tutti l’America (circa il 15% del pil), è oramai diventata un business e la figura infermieristica potrebbe approfittarne, diventando un cardine importante.

Occorrono nuovi occhi per vedere la salute come capacità di adattamento all’invecchiamento e capacità di prevenzione delle acuzie in molte delle patologie croniche che gran parte della popolazione ultra cinquantenne accusa.

Vi aspettiamo numerosi, ma soprattutto incuriositi e propositivi a Pugnochiuso dal 25 al 28 maggio e a Matera il 7 ottobre 2017 per condividere con noi le vostre esperienze. Cari saluti a tutti.

Andrea Delle Foglie

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