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Cosenza, l’Opi prende posizione sul nuovo ospedale

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Cosenza, l’Opi prende posizione sul nuovo ospedale 1
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Il presidente Fausto Sposato: “Si proceda spediti su quanto stabilito dallo studio di fattibilità della Regione Calabria”.

Cosenza, l’Opi prende posizione sul nuovo ospedale
L’ospedale dell’Annunziata, a Cosenza.

«Non è più il tempo delle beghe politiche e delle divisioni su questo o quel sito, per il nuovo ospedale. I cittadini e soprattutto noi operatori corriamo seriamente il rischio di non poter lavorare con dignità in una struttura vecchia come l’Annunziata. Si proceda spediti su quanto conclamato dallo studio di fattibilità della Regione Calabria. La sanità è di tutti, senza bandiere politiche. Anche perché, altrimenti, l’altro rischio, elevato, è che i finanziamenti previsti vadano persi».

Fausto Sposato, presidente dell’Opi Cosenza, non vuole più perdere tempo intorno alle scelte ricadenti sulla salute pubblica dei cittadini. Da addetto ai lavori, a nome di tutta la categoria, scende in campo per cercare di accelerare un iter fermo nei dibattiti politici: «Sabato siamo stati invitati all’inaugurazione delle nuove sale operatorie. Un plauso da questo punto di vista al managment dell’AO e a chi ha realizzato tale importante evento. Bellissime strutture, finalmente lavori all’avanguardia. Ma tutto ciò non basta, è evidente. Come più volte rimarcato, l’ospedale pubblico di Cosenza è al collasso, sia dal punto di vista strutturale sia da quello del personale, infermieri e oss principalmente».

Sposato fa suo l’appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, e dal delegato regionale alle Politiche sanitarie, Franco Pacenza, al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, Achille Gentile, e al dirigente del settore regionale Edilizia sanitaria, Pasquale Gidaro: «La strada del confronto è sempre quella auspicabile, ma adesso si attui la soluzione più adeguata, idonea, la più sostenibile dal punto di vista del rapporto costi-benefici. Lo studio di fattibilità, aggiudicato a un’associazione di progettazione qualificatissima, che opera a livello internazionale, ha portato le risultanze dello studio stesso, tenendo conto della nostra indicazione: muoversi all’interno del perimetro della città di Cosenza».

E ancora: «La location di Vaglio Lise, per noi, può divenire un hub con 705 posti, che abbia tutti i servizi necessari a un nuovo nosocomio proiettato verso il futuro. Da mesi, invece, regna il silenzio, e oggi si rischia di perdere il treno della speranza, oltre che risorse consistenti. È chiaro che a questo punto non si può più attendere. Non è stato un caso indicare il perimetro urbano della città capoluogo come vincolo entro il quale fare lo studio di fattibilità. Riteniamo che si debba correre ai ripari e spingere affinché a questa opera non si rinunci. Fermo restando l’investimento per la riqualificazione dell’Annunziata e per la realizzazione della cittadella della salute, con servizi territoriali che aggreghino quelli attualmente sparsi nella città».

Fonte: www.quicosenza.it

 

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