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Caso Mastrogiovanni, confermata la condanna di medici e infermieri per sequestro di persona

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Caso Mastrogiovanni, confermata la condanna di medici e infermieri per sequestro di persona
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Il maestro elementare era deceduto nel reparto psichiatrico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Decisioni diverse della Cassazione per i vari reati contestati.

Dopo due giorni di camera di consiglio, ieri sera è arrivata la sentenza della Quinta sezione penale della Corte di Cassazione di Roma sul caso di Francesco Mastrogiovanni, il maestro elementare deceduto nel 2009, mentre era ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, in regime di trattamento sanitario obbligatorio (Tso).

I giudici della Suprema Corte hanno confermato la condanna per tutti gli imputati, medici e infermieri, accusati di sequestro di persona. Un reato configurato per la decisione dei sanitari di tenerlo legato al lettino del reparto per 80 ore. Prescritto, invece, il reato relativo alla morte come conseguenza di altro delitto. Per il solo reato di falso in cartella c’è stato l’annullamento della sentenza con rinvio alla Corte d’Appello di Napoli. Toccherà a quest’ultima, in sede civile, a valutare il danno patito dalle parti lese che si sono costituite in giudizio.

In virtù di tali decisioni, i giudici della Cassazione hanno rideterminato la pena per i medici Rocco Barone e Raffaele Basso a un anno e tre mesi di reclusione. Saranno invece dieci i mesi di reclusione per Amerigo Mazza e Anna Angela Ruberto. Rigettato il ricorso di Michele Di Genio, per il quale è stata dichiarata irrevocabile la condanna per sequestro di persona in concorso. Annullata la sentenza relativa al reato di falsità ideologica in concorso, con rinvio per nuovo giudizio alla Corte d’Appello di Napoli. Pena confermata, infine, anche per Michele Della Pepa.

Per quanto concerne gli infermieri, queste le condanne: otto mesi per Giuseppe Forino, Nicola Oricchio, Alfredo Gaudio, e Massimo Scarano; sette mesi di reclusione per Antonio De Vita, Maria D’Agostino Cirillo, Antonio Tardio, Massimo Minghetti, Maria Carmela Cortazzo, Raffaele Russo. Annullata la sentenza per Antonio Luongo, relativa alla la morte dell’imputato.

Fonte: www.lacittadisalerno.it

 

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