E’ on line il corso FAD disponibile su www.fadinmed.it
Il corso sulla simulazione in infermieristica è stato realizzato dalla FNOPI in collaborazione con la Società Italiana di Simulazione in Medicina (SIMMED).
La simulazione consente di sostituire e amplificare le esperienze reali con esperienze che evocano o replicano aspetti sostanziali del mondo reale; in una maniera completamente interattiva.
Dunque, la tecnica della simulazione rappresenta e rappresenterà sempre di più in prospettiva, con l’evoluzione delle tecnologie disponibili, uno strumento fondamentale sia per la formazione dell’operatore sanitario; sia per la sicurezza del paziente e dell’operatore sanitario.
Si tratta di un corso di primo livello, che introduce un inquadramento della simulazione in medicina; a metodologie e strumenti didattici e alla simulazione in pratica.
Destinatari sono gli infermieri e gli infermieri pediatrici.
La formazione è centrata su 3 moduli ciascuno composto da video e presentazioni collegati a casi di pratica e questionari ECM.
L’obiettivo formativo nazionale è l’Innovazione tecnologica:
- valutazione,
- miglioramento dei processi di gestione delle tecnologie biomediche, chimiche, fisiche e dei dispositivi medici.
- Health Technology Assessment.
La simulazione è una tecnica che consente di sostituire e amplificare le esperienze reali con esperienze che evocano o replicano aspetti sostanziali del mondo reale in una maniera completamente interattiva.
Al termine del corso l’infermiere conoscerà i principi base della simulazione, sarà in grado di comprenderne le varie fasi e di partecipare con competenza ad attività di simulazione in ambito infermieristico.
Il corso ha la durata di 7 ore e dà 7 crediti formativi.
Responsabile scientifico è il presidente dell’OPI di Perugia, Palmiro Riganelli. Il corso non ha sponsor e rientra nel piano di formazione indipendente del Provider Zadig.
La FNOPI ha anche dedicato un ebook alla “Formazione in simulazione: raccomandazioni per una buona pratica” (scaricabile a questo link).
Illustrando i passaggi necessari per applicare la metodologia della formazione in simulazione in modo integrato anche per sostenere i professionisti sanitari e non; nello sviluppo delle proprie competenze per ottenere i migliori risultati per le persone assistite.
Scopo principale è riprodurre situazioni e ambienti di cura realistici, per insegnare procedure diagnostiche e terapeutiche, ripetere processi e concetti medici, assumere decisioni da parte di un professionista della sanità o di un team di professionisti.
Gli obiettivi principali sono la “sicurezza” delle persone e la definizione di uno standard qualitativo assistenziale dominato dalla “cultura della sicurezza”.
Le strategie per raggiungere questi obiettivi sono il miglioramento delle abilità operative tecniche (technical skill) e delle capacità comunicativo-relazionali, la consapevolezza della situazione, la capacità di leadership e team work degli operatori sanitari (non- technical skill e human factor).
La gestione del rischio clinico è un processo che richiede una crescita della cultura della sicurezza.
In sanità l’errore è fonte di rischio, ma è anche una risorsa di apprendimento: la simulazione favorisce questa modalità e consente di costruire un ‘bagaglio di errori’ da cui attingere; senza causare danni, operando in sicurezza e senza rischi per il paziente, contribuendo a portare l’operatore verso un cambiamento positivo dei propri atteggiamenti.
E’ assolutamente necessario innescare un processo per ottenere, attraverso la formazione, miglioramenti reali nell’agire professionale quotidiano e per questo tutti gli elementi che caratterizzano la simulazione consentono un approccio più favorevole e di sviluppare competenze relazionali ed emotive che altrimenti verrebbero lasciate all’individualità del singolo professionista e al background dell’esperienza che questo è in grado di esprimere.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento