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Coronavirus, Sileri: “Variante Delta? Preoccupiamoci il giusto”

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Coronavirus, Sileri tra prudenza e ottimismo
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Il sottosegretario alla Salute sulla diffusione della mutazione indiana: “Problema sottovalutato, e non solo in Italia”.

Intervenuto ai microfoni della trasmissione L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus, e a quelli di Sky Tg24, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, ha parlato della cosiddetta variante Delta del coronavirus, che tanto sta preoccupando la Gran Bretagna e l’Europa. “Preoccupiamoci il giusto – ha detto –, considerando che in Gran Bretagna non aumentano in maniera significativa i ricoveri e che la doppia vaccinazione funziona. Se si guardano i grafici, a fronte di un numero di infezioni non vi è un numero di ricoveri come era tre-quattro mesi fa. Il rischio zero non esiste, le varianti entrano anche perché, per quanto tu possa limitare i viaggi, bloccare, fare controlli e quant’altro, il virus circola, e qualunque azione metti in campo è per rallentarne l’arrivo e limitare la diffusione. Dobbiamo innanzitutto cercarle, le varianti, facendo sequenziamento e tracciamento ora che abbiamo una bassa incidenza di casi. Nel mentre dobbiamo andare avanti con la vaccinazione completa perché i vaccini sono efficaci contro le attuali varianti circolanti. Più gente si vaccina meno probabile che l’impatto delle varianti possa provocare danni severi”.

Sul tracciamento delle varianti: “Dobbiamo tendere al target di sequenziare il 5% dei tamponi positivi, dal momento che il problema non è la variante Delta, ma anche quelle che verranno dopo. Proprio per questo il 5% devono raggiungerlo anche altri Paesi: non è un problema solo dell’Italia. Tutti, in Europa, devono sforzarsi. Il ritardo sul tracciamento delle varianti? Le risposte, in merito, andrebbero chieste al Gabinetto del ministero della Salute. Io stesso, ai primi di gennaio, ho fatto presente che andava rafforzata questa ricerca delle varianti e questa sorveglianza. Il professor Palù, presidente dell’Aifa, aveva già buttato giù un progetto, e io per mesi ho sollecitato questo progetto, che ha trovato dei finanziamenti da poche settimane e sta partendo. La lentezza di questi mesi è di esclusiva responsabilità del Gabinetto del ministero della Salute. Era pronto dall’8 gennaio, e parte solo oggi”

E sulle precauzioni da assumere durante l’estate: “La stagione estiva non è e non deve essere un liberi tutti. Le cose stanno andando bene, la situazione è sempre più sotto controllo, ma attenzione: è un fatto che la prevalenza della variante Delta possa creare problemi. Continuiamo ad andare per gradi nel riacquistare la nostra libertà. Togliamo la mascherina all’aperto se non c’è assembramento, guardiamo al futuro con ottimismo, Andando avanti con la vaccinazione avremo sempre più la possibilità di pensare ad altro, come la riapertura delle discoteche, il ritorno del pubblico negli stadi. In questi ultim non è opportuna da subito la presenza al 100%, ma intanto programmiamo un 25 o 50%, magari con il green pass”.

Sileri poi sostiene di non essere preoccupato per il rallentamento nella distribuzione dei vaccini denunciato dalle Regioni: “I numeri dicono che ci sarà un lieve calo transitorio nelle forniture, ma ciò non impatterà in maniera significativa. Stiamo raggiungendo un numero molto alto di persone che hanno già ricevuto la prima dose, ma arriveremo a un plateau, in cui si verificherà un calo nella richiesta di vaccinazione. Questo significa meno persone che saranno vaccinate. Semmai il problema si porrà con le seconde dosi, ma sinceramente non vedo questo problema”.

Redazione Nurse Times

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