Ai microfoni di Radio Cusano Campus il sottosegretario alla Salute ha toccato alcuni temi si stretta attualità in fatto di pandemia.
“Non abbiamo dati disponibili su tutta la Cina, ma solo su Hong Kong, dove i dati sono forse più attuali. Quello che sta accadendo lì non deve preoccuparci, perché legato a una bassa percentuale di persone vaccinate, prevalentemente anziane. Questo può avvenire anche da noi”. Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo nel corso della trasmissione L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus, ha commentato la nuova escalation dei casi di coronavirus in Cina.
“È normale che dove ci sono meno persone vaccinate in una determinata fascia d’età – ha aggiunto – le persone vadano in ospedale con una polmonite, e quindi con un quadro più complicato. A Hong Kong solo il 15% della popolazione sopra gli 80 anni ha fatto la terza dose. E’ per questo che il virus corre di più e infetta di più. Cosa che non accade in Italia, dove ci siamo largamente vaccinati”.
Sileri ha parlato anche del Green Pass: “È stata sicuramente una misura estremamente utile. È chiaro che a un certo punto va archiviato: non possiamo vivere per sempre col Green Pass. Pian piano stiamo eliminando i paletti esistenti e si arriverà anche all’eliminazione del certificato verde. Invito però a fare la terza dose indipendentemente dal Green Pass”.
Il sottosegretario alla Salute ha infine detto la sua sulla vaccinazione dei bambini: “Da medico dico che, se ci fosse un vaccino per la fascia sotto i cinque anni, ai miei figli lo farei. È sempre meglio che anche i piccoli non contraggano il virus. Esiste un long Covid pediatrico: purtroppo ci sono stati bambini in terapia intensiva e anche decessi in quella fascia d’età. È chiaro che sono numeri esigui, ma un bambino morto è sempre un bambino morto. Per la fascia pediatrica per cui il vaccino esiste l’invito è di vaccinarsi, perché questo virus continuerà a circolare ed entrerà di diritto tra quelli che ogni anno possono creare problemi, sperando sempre meno gravi”.
Redazione Nurse Times
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