Home NT News Coronavirus, Opi Brindisi all’Asl: “Non conformi i DPI consegnati al personale dell’ospedale Perrino”.
NT NewsPugliaRegionali

Coronavirus, Opi Brindisi all’Asl: “Non conformi i DPI consegnati al personale dell’ospedale Perrino”.

Condividi
Brindisi, 20enne partorisce al pronto soccorso tra gli applausi dei presenti 1
Condividi

Di seguito la nota firmata da Antonio Scarpa, presidente dall’Ordine provinciale degli infermieri, e inviata a Giuseppe Pasqualone, Andrea Gigliobianco e Anna Patrizia Barone, rispettivamente direttore generale, direttore sanitario e responsabile rischio clinico dell’Azienda sanitaria locale.

Considerata l’evoluzione dello scenario epidemiologico, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia di COVID-19 e l’incremento del numero di casi sul territorio provinciale, denunciamo a codesta Asl Br le numerose segnalazioni pervenute dai nostri infermieri, volti a segnalare la carenza e la non conformità dei DPI.

La contestazione si sostanzia sulla decisione di consegnare al personale dei vari reparti impegnati nell’emergenza Covid-19 dell’Ospedale Perrino, le tute di protezione del corpo, che non recano sulla confezione, come previsto dalle direttive dell’INAIL, il pittogramma relativo al loro uso per il contenimento del rischio biologico e la certificazione UNI EN 14126-2004 per l’uso cui assegnate.

Come risaputo, l’art. 15 del decreto legge n. 18 del 2020 detta disposizioni straordinarie per la gestione dell’emergenza Covid-19 e attribuisce all’Inail la funzione di validazione straordinaria e in deroga dei dispositivi di protezione individuale.

Fermo restando i poteri del Commissario straordinario ai sensi dell’art. 122, si tratta per l’Inail, che collabora alle misure di mitigazione del rischio Covid-19 in qualità di soggetto attuatore degli interventi di Protezione
civile, di una competenza nuova attribuita in via straordinaria, per cui ravvisiamo si debba associare anche il parere dell’Istituto Superiore di Sanità per attestare la conformità del prodotto.

Giusto applaudire gli infermieri per il proprio impegno e la propria dedizione. Ingiusto lasciarli in prima linea, senza gli strumenti necessari a ridurre il rischio di contagio da COVID-19. Il rischio zero non esiste. Lo sanno bene i tanti professionisti contagiati e lo sanno bene i colleghi che
hanno lavorato negli ultimi giorni con responsabilità e senza indugi, in situazioni precarie di emergenza. Esistono strumenti, però, per ridurre il rischio.

Come Ordine, riteniamo encomiabile l’impegno professionale profuso da tutto il personale sanitario in prima linea nel fronteggiare la pandemia in atto. I dispositivi di protezione individuali devono essere una priorità oltre che quantitativamente e qualitativamente adeguati, per questo si chiede un intervento celere, non più procrastinabile, di codesta ASL, volto ad arginare il rischio di contagio del personale dedito al fronte, primi operatori coinvolti nel front office con l’utenza e di conseguenza maggiormente esposti.

Redazione Nurse Times

Aggiornamenti in tempo reale sull’epidemia in Italia

Aiutateci ad aiutarvi

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Manovra sanità, De Palma (Nursing Up): "Non vogliamo pensare che agli infermieri arrivino solo le briciole"
NT News

Rinnovo Contratto Sanità 2022-2024, Nursing Up: “Non firmare? Per noi una scelta di coerenza e coraggio”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del sindacato Nursing Up. Il sindacato...

NT NewsO.S.S.RegionaliVeneto

Gettonisti: fenomeno in crescita anche tra gli oss

Dopo il boom di medici e infermieri a gettone, esploso in particolare...

Taranto, 94enne diabetica lasciata in attesa per 14 ore al Pronto soccorso
NT NewsPugliaRegionali

Taranto, paziente psichiatrico cade da una balaustra dell’ospedale e muore: indagati die medici e due infermieri

Due medici e due infermieri dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto risultano indagati...