Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici capitolino: “Si rischia di sovraccaricare il numero di test, ma al momento non si può fare diversamente”.
“Se è necessario che a ogni raffreddore o starnuto un bambino faccia un tampone? Il rischio, oggi, è quello di sovraccaricare il numero di tamponi richiesti, specialmente con le scuole aperte, ma al momento non abbiamo altre soluzioni”. Così Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma, all’agenzia Dire.
“Per evitare i contagi – prosegue –, in questo momento, è necessario essere prudenti e fare i tamponi. Certo è che, se al primo segnale ci si ritrova a dover fare un tampone, la situazione diventa complessa. E sarebbe la fine se, per ogni bambino che arriva a scuola e fa un colpo di tosse, tutti i suoi compagni fossero costretti a tornare a casa e a fare i tamponi tutti i giorni”.
“Il tampone – aggiunge Magi – non è una passeggiata di salute e si stanno sperimentando altri tipi di test, che speriamo siano meno invasivi. E’ sconfortante che facciamo fare i tamponi ai bambini per ogni starnuto, ma poi ci ritroviamo a discutere se far entrare o meno 25mila persone dentro uno stadio. Nel nostro Paese esistono molte contraddizioni. A volte prevalgono motivi economici su motivi sanitari, ma bisogna andare per priorità e fare delle scelte, oltre che essere più coerenti”.
Redazione Nurse Times
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