Home NT News Coronavirus, maggiore trasmissibilità delle varianti: proteggere anche vaccinati e guariti
NT News

Coronavirus, maggiore trasmissibilità delle varianti: proteggere anche vaccinati e guariti

Condividi
Coronavirus, maggiore trasmissibilità delle varianti: proteggere anche vaccinati e guariti
Condividi

Il ministero della Salute ha emesso una circolare sulla diffusione dei nuovi ceppi di Covid-19.

Dare priorità alla ricerca e alla gestione dei casi di Covid-19 sospetti/confermati da variante e identificare tempestivamente sia i contatti ad alto rischio (contatti stretti) che quelli a basso rischio. È quanto prevede la nuova circolare del ministero della Salute sulla diffusione delle varianti di SARS-CoV-2. Si indica inoltre di eseguire un test molecolare ai contatti (ad alto e basso rischio) il prima possibile dopo l’identificazione e al 14esimo giorno di quarantena, per un ulteriore rintraccio di contatti, “considerando la maggiore trasmissibilità delle varianti”, e di “non interrompere la quarantena al decimo giorno”.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), l’emergenza di nuove varianti di SARS-CoV-2 “sottolinea l’importanza, per chiunque, compresi coloro che hanno avuto l’infezione o che sono stati vaccinati, di aderire rigorosamente alle misure di controllo sanitarie e socio-comportamentali”, indica la nuova circolare del ministero. Inoltre, si legge, il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), ritiene “molto alta” la probabilità di introduzione e diffusione in comunità nei Paesi Ue delle varianti e in particolare di quella inglese, e l’impatto dell’introduzione in comunità delle varianti in Ue è ritenuto “alto”.

Il Centro europeo per il controllo delle malattie, ai fini del monitoraggio delle varianti del virus SARS-CoV-2, raccomanda di sequenziare “almeno circa 500 campioni selezionati casualmente ogni settimana a livello nazionale”, seguendo delle priorità, a partire dagli “individui vaccinati contro SARS-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante una risposta immunitaria al vaccino”. L’isolamento virale delle varianti di SARS-CoV-2 “deve essere effettuato nei laboratori P3 (livello di biosicurezza 3) per prevenire la diffusione accidentale di una variante attraverso l’esposizione in laboratorio” e i laboratori devono aumentare la capacità di sequenziamento “sfruttando tutta la capacità di sequenziamento possibile da laboratori clinici, diagnostici, accademici e commerciali”.

Redazione Nurse Times

Condividi

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati
Rinnovo vertici Enpapi, Fnopi: "Attivi fin da prime segnalazioni di irregolarità per garantire trasparenza"
FNopiInfermieriNT News

Infermieri dall’estero in deroga: Fnopi chiede elenchi speciali e sicurezza

FNOPI sollecita l’istituzione di registri dedicati per gli infermieri provenienti dall’estero, al...

Fad Ecm gratuito per infermieri, Fisioterapista e medici "pneumologia Ospedaliera e territoriale: dall'osas alle interstiziopatie"
ECM e FADInfermieriMediciNT News

Commissione Nazionale ECM: approvate regole su cancellazione e reiscrizione agli albi

La Delibera n.5/2025 chiarisce obblighi formativi, decorrenze e gestione crediti ECM per...

CittadinoEducazione SanitariaNT News

Diabete, pubblicata la revisione delle linee guida Usa. Il commento della presidente SID

Allargare l’impiego dei sistemi di monitoraggio continuo del glucosio (CGM), attenzionare di...

NT News

Bambini con disturbi emotivi e comportamentali: sviluppata app che prevede i capricci

Uno studio condotto da ricercatori della Mayo Clinic e pubblicato su Jama...