Rilanciamo le toccanti parole pubblicate sulla pagina Facebook “Inchiostro di Puglia” e scritte da Isabel, giovane infermiera pugliese che lavora al Nord, che a causa dell’emergenza coronavirus deve rimandare l’agognato viaggio nella sua terra d’origine per rivedere la sua famiglia e riabbracciare l’amato nonno.
Caro “Inchiostro di Puglia”,
ti racconto, in questo tempo complicato, della strana vita di una infermiera di terapia intensiva al Nord. Cioè la mia. Oggi ho dovuto dire a mio nonno di 80 anni che “non scendo più”. Si stava impegnando a camminare con il girello perché doveva far vedere alla nipote rompiscatole, “quella che fa l’infermiera al Nord”, che aveva fatto il bravo in sua assenza e aveva fatto progressi. Progressi che ogni volta che vado via si bloccano.
Ho dovuto avvisare mia mamma di non fare la torta del mio compleanno perché il 25 ottobre sarò di turno al lavoro. Faccio la mattina, per la precisione. E ho chiamato anche papà per avvisarlo. Oggi era in Sicilia sul suo camion. Lui fa orari assurdi, ma in qualche modo sapevo che il giorno del mio compleanno saremmo stati insieme.
E’ andata così. Mi hanno sospeso le ferie, causa emergenza Covid. Mi hanno detto che il turno in Terapia intensiva (giustamente) deve essere rafforzato. E così il 23 ottobre il volo Ryanair FR9778 partirà con un posto vuoto, lo stesso vuoto che ho sentito nel cuore quando ho dovuto dire “non scendo più”. Tutti stiamo facendo sacrifici in questo periodo. Aspettando tempi migliori. Puglia mia, ci vediamo questa estate… Forse.
Redazione Nurse Times
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