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Coronavirus: i ricercatori Italiani mettono a punto un test per individuarlo in poco più di 2 ore

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Coronavirus: i ricercatori Italiani mettono a punto un test per individuarlo in poco più di 2 ore
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Dopo aver isolato il virus allo Spallanzani (VEDI articolo), un altro grande risultato per i ricercatori italiani

I ricercatori del laboratorio di virologia dell’Università di Padova riescono a mettere a punto il test per rilevare la presenza del Coronavirus. Un risultato importante che permetterebbe di individuare il virus anche in soggetti che non hanno sintomi.

Il Laboratorio di Virologia dell’Università di Padova fa parte di una rete di laboratori europei Envid (European Network for Diagnostics of ‘Imported’ Viral Dideases) per le emergenze dei cosiddetti “virus da importazione” quali ad esempio nel recente passato West Nile e Dengue.

“Abbiamo utilizzato le nuove sequenze del coronavirus depositate nelle banche dati internazionali“, ha dichiarato il responsabile del laboratorio, Andrea Crisanti. “È un test molto sensibile – ha aggiunto – e si colloca fra i migliori al mondo”.

Nel caso del Coronavirus il Laboratorio di Padova ha applicato la procedura raccomandata dall’OMS e si sono immediatamente messe in atto le tecniche già definite nell’ambito della rete dei laboratori europei per i virus emergenti, come si vede nel lavoro “Detection of 2019 novel Coronavirus (2019-nCoV) by real-time RT.PCR”, una tecnica messa a punto da Christian Drosten, Charité – Universitätsmedizin Berlin Institute of Virology, Berlin – pubblicato il 23 gennaio su www.eurosurveillance.org, dove appare l’evidente parentela col virus Sars.

Il test per la diagnosi del virus 2019-nCoV risulta essere molto preciso, ma soprattutto rapidissimo (circa 2 ore e mezzo) e ad alta sensibilità.

Il nuovo test è uno dei primi in Europa.

Intanto si aggravano le condizioni dei due turisti cinesi ricoverati presso l’I.M.I. “Spallanzani” di Roma.

Secondo l’ultimo bollettino medico “nelle ultime ore hanno avuto un aggravamento delle condizioni cliniche a causa di una insufficienza respiratoria, pertanto è stato necessario un supporto respiratorio in terapia intensiva. I pazienti sono monitorati in maniera continuativa e sono sottoposti a tutte le cure, anche farmacologiche del caso, compresi farmaci antivirali sperimentali. Le attuali condizioni cliniche sono quindi compromesse ma stazionarie, per cui i medici che li hanno in cura si riservano la prognosi”.

Allo Spallanzani “sono ricoverati in questo momento 11 pazienti sintomatici provenienti da zone della Cina interessate dall’epidemia. Tutti sono stati sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus, tutt’ora in corso”. Lo fa sapere l’Istituto nell’ultimo bollettino.

Su questo link potrete seguire la mappa del coronavirus nel mondo in tempo reale:

gisanddata.maps.arcgis.com

Redazione Nurse Times

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