Federazione che rappresenta le ostetriche italiane chiede “subito adeguati dispositivi di protezione individuali e nuove assunzioni”.
“La situazione che stanno vivendo in questi giorni e in queste ore le ostetriche italiane nella lotta contro la diffusione e il contenimento di infezioni da Covid-19 è oltremodo drammatica. Da più realtà arrivano costantemente segnalazioni di carenza di personale e insufficienza di dispostivi di protezione individuale adeguati. Un grido d’allarme che la Fnopo ha il dovere di portare all’attenzione delle istituzioni, delle autorità competenti e anche dell’opinione pubblica”. Lo affermano le componenti del Comitato centrale Fnopo (Federazione nazionale degli Ordini della professione di ostetrica).
“Le condizioni in cui versano le ostetriche, i ginecologi, i medici, gli infermieri e tutti i professionisti sanitari attualmente coinvolti nella gestione della pandemia non sono più sostenibili e accettabili – aggiungono le rappresentanti nazionali della categoria ostetrica -. Occorrono subito azioni concrete a salvaguardia della salute di chi deve salvare altre vite e non può e non deve diventare fonte di ulteriore contagio. La Fnopo, insieme ai 68 Ordini professionali, chiede con forza che vengano immesse nuove risorse di personale ostetrico in organico attraverso l’assunzione immediata di unità di personale ostetrico già attivabili e disponibili, attingendo dalle graduatorie concorsuali in vigore e altresì dalle unità infermieristiche disponibili in tempo reale, in quanto attualmente impiegate nelle UU.OO. ostetrico-ginecologiche (4mila circa)”.
E ancora: “Occorre segnalare che, attualmente purtroppo, le istituzioni preposte (Asl/Asst/Aup e Irccs) stanno procedendo all’assunzione di solo personale medico, infermieristico e oss, ignorando le disposizioni urgenti per il potenziamento del Ssn contenute e previste dal Dl 14/2020. L’immissione di nuovo personale ostetrico andrà a sostegno delle colleghe attualmente impegnate a fronteggiare una situazione non più gestibile, nell’area materno infantile nelle regioni attualmente più colpite dai contagi (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), con turni massacranti di 12-14 ore. Le ostetriche, così come tutto il personale sanitario, sono le più esposte sia al contagio, vista la carenza di dispositivi di protezione individuale adeguati, rappresentando un rischio per le donne e i neonati con cui vengono in contatto, sia dal punto di vista di stress psicologico che dovrà essere affrontato una volta rientrata la pandemia”.
Concludono i vertici Fnopo: “Infine la Federazione nazionale degli Ordini della professione di ostetrica, insieme alla comunità di ostetriche italiane, si stringe attorno ai famigliari, ai colleghi e agli amici dell’ostetrica deceduta a seguito dell’infezione di Covid-19 e dei professionisti sanitari contagiati sul lavoro. Perdite che segnano la comunità dei professionisti della salute, già fortemente gravata dal numero di contagiati a seguito del numero di infezioni ancora troppo alto dei morti tra la popolazione tutta. La Fnopo lancia un forte appello alle istituzioni preposte affinché preparino le regioni del Sud, che nella maggior parte dei casi non dispongono dei presupposti organizzativi che caratterizzano le regioni oggi più colpite dall’epidemia”.
Redazione Nurse Times
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