A segnalare il decesso è stato un team di medici olandesi. La vittima è una donna di 89 anni.
Il primo decesso al mondo per reinfezione da coronavirus è stato segnalato da un gruppo di medici olandesi alla Oxford University Press. In totale, sono solo 23 i casi di reinfezione confermati, e finora i pazienti erano sempre guariti in pochi giorni. Già alla fine di agosto il virologo Marion Kopmans aveva segnalato i primi casi di reinfezione da SARS-CoV-2 in Belgio e nei Paesi Bassi.
La morte in questione riguarda un’89enne affetta da macroglobulinemia di Waldenström, raro tipo malattia linfoproliferativa indolente dei linfociti B. La donna, ricoverata con febbre e tosse insistente, era risultata positiva al coronavirus. Dimessa dopo cinque giorni, non avvertiva i sintomi dell’infezione, eccezion fatta per una stanchezza persistente. A distanza di quasi due mesi dopo, però, dopo essersi sottoposta a una seduta di chemioterapia, ha accusato febbre, tosse e dispnea.
Ricoverata nuovamente, è risultata nuovamente positiva al coronavirus. “Il giorno 8 le condizioni della paziente sono rapidamente peggiorate, fino alla morte registrata due settimane dopo”, hanno spiegato i ricercatori, che hanno avuto accesso a campioni di test da entrambe le infezioni e verificato la differente composizione genetica dei virus che hanno colpito l’anziana.
Redazione Nurse Times
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