Ai microfoni di Cusano Italia Tv l’infettivologo ha parlato anche di variante Omicron e dose booster di vaccino.
“Per diventare un semplice raffreddore il Covid ci metterà probabilmente non meno di deici anni”. Così l’infettivologo Massimo Andreoni ai microfoni di Cusano Italia Tv.
E riguardo alla variante Omicron: “Considerando quante persone vanno in ospedale rispetto al numero dei casi, si sta consolidando l’idea sia un po’ meno virulenta rispetto alla variante Delta. Certo, se aumentano tanto i casi, aumenteranno comunque anche i ricoveri. Preoccupa molto la trasmissibilità di questa variante, che è già dominante in Italia, considerando che dovrebbe aver superato il 50%. Sotto l’aspetto puramente epidemiologico il fatto che il virus possa aver perso virulenza ci fa piacere, perchè noi stiamo aspettando che il virus si adatti sempre di più all’uomo, diventando meno aggressivo”.
Un cenno anche alle dosi booster: “Israele è già partito con la quarta dose, ma in maniera sperimentale, non perchè vi sia effettivamente un’esigenza. Loro cercano di anticipare per capire quanto effettivamente si è protetti. Lo stesso vale per chi, come la Francia, sta anticipando la terza dose dopo tre mesi: non ci sono dati scientifici a supporto di questo. E’ uscito un lavoro che fa vedere come la vaccinazione con Pfizer dia un’ottima memoria a livello cellulare. Solo che questa memoria è più difficile da misurare rispetto alla risposta anticorpale. Attualmente non vediamo malati gravi tra i pazienti che hanno fatto la terza dose, se non in casi eccezionali. Quindi la terza dose funziona benissimo”.
Redazione Nurse Times
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