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Controverso emendamento in Liguria: medici in regime di esclusività con il SSN nelle strutture private

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In una mossa che ha scatenato il dibattito sulla sanità in Liguria, la giunta Toti ha presentato un emendamento alla legge di bilancio che consentirebbe alle strutture sanitarie private accreditate di avvalersi dei medici dipendenti dal servizio sanitario nazionale in regime intramoenia.

Questa misura, se approvata, sarà in vigore fino al 2025.

Il consigliere Ferruccio Sansa critica l’iniziativa, definendola “l’ennesima picconata di questa maggioranza alla sanità pubblica per favorire gli interessi dei privati.” Secondo Sansa, questa decisione potrebbe segnare la fine degli ospedali pubblici, poiché i medici formati a spese delle università e degli ospedali pubblici potranno essere reclutati dal settore privato.

Sansa afferma che l’approccio intramoenia, che già ha introdotto una sanità diversa a pagamento, ora coinvolgerà anche i medici del servizio sanitario nazionale, spostando i costi allo Stato e i ricavi al privato. La preoccupazione principale è l’ulteriore ampliamento del divario nella sanità tra chi può permettersi cure private e chi no.

I consiglieri regionali della Lista Sansa sostengono che l’emendamento possa entrare in conflitto con le norme nazionali, citando la sentenza della Corte Costituzionale del 2018. La sentenza stabilisce che i medici in rapporto esclusivo con il servizio sanitario nazionale non dovrebbero operare presso strutture private convenzionate.

Dall’altra parte, la Regione Liguria afferma che l’emendamento mira a migliorare l’offerta di cure senza costi aggiuntivi per i cittadini. La legge nazionale sulla libera professione intramuraria dei medici del 2007 già prevede che i dirigenti medici a rapporto esclusivo possano esercitare la libera professione intramuraria in strutture private con accordi specifici.

La Regione sottolinea che le prestazioni concordate saranno aggiuntive a quelle svolte durante l’orario di lavoro normale e non comporteranno costi extra per i cittadini. Sostengono che questo approccio permetterà di affrontare il problema delle liste d’attesa in modo più efficace.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro del dibattito, la proposta in Liguria solleva domande importanti sulla direzione della sanità nella regione e sulla bilancia tra interessi pubblici e privati.

Redazione Nurse Times


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