Secondo la responsabile del Nursing Up Lazio, Laura Rita Santoro, quella delle dirigenze delle aziende del servizio sanitario nazionale è una vera caccia agli infermieri scomodi.
“Negli ultimi mesi assistiamo ad un incremento significativo delle minacce e dei provvedimenti disciplinari nei confronti degli infermieri che hanno denunciato le inadempienze delle strutture. Stavolta tocca a Francesco Scorzelli, 62 anni, coordinatore infermieristico del Servizio trasporti centralizzati del San Leopoldo Mandic, della ASST Lecco” dice Santoro.
Scorzelli, in qualità di preposto, sembra abbia esercitato il diritto a non eseguire gli ordini aziendali, perché avrebbero messo in pericolo il personale ed i pazienti, rischiando di favorire la diffusione del contagio del Sars-CoV-2. Una facoltà che è normata dalla 81/08, secondo la Santoro.
L’azienda, però, lo avrebbe convocato dinanzi al consiglio disciplinare.
“È inaccettabile e vergognoso che chi cerca di tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro e la salute collettiva venga processato per aver fatto il proprio dovere. La Regione Lombardia ha il triste primato di morti per una gestione scellerata e criminale della sanità durante l’emergenza.
Piuttosto che dare mandato alle dirigenze delle sue aziende di sbarazzarsi degli infermieri scomodi, la Lega di Fontana e Salvini e le direzioni aziendali si preoccupassero dei processi giudiziari che li vedono coinvolti perché denunciati dai familiari delle vittime del Covid19” ha concluso Laura Rita Santoro.
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