La testimonianza di un infermiere sulla chiusura di un reparto Covid.
Anche se il futuro sarà incerto, oggi con la chiusura del reparto, finisce questa avventura in COVID e spero con essa anche molte altre.
Sarà un piccolissimo ma grande passo verso la “normalità”!
Probabilmente in questa esperienza ci sarà poco o nulla da raccontare, ma tanto da imparare. Questo vale anche per voi…
Quel posto, tra i suoi mille difetti, aveva pure un qualcosa di magico.
In quel luogo non c’erano differenze sociali, etniche, non esisteva inferiorità; tutti erano uguali, tutti remavano nella stessa direzione, perfino il pensiero era comune.
Quando per molti la lancetta dei secondi è diventata quelle delle ore, quello è stato un luogo di silenzi e di risposte.
Si è capito che poi tutto questo tempo a disposizione non c’era, che a mancarci non sono le cose materiali ma le persone…
Abbiamo imparato a distinguere le cose importanti da quelle futili. Abbiamo tutti, lasciato andare tanto, perché portare con se le cose inutili non ha senso. Si è data priorità non a ciò che è giusto, ma a ciò che conta veramente…
Spero che alla fine questa lezione valga per tutti e che quando finalmente quest’incubo sarà finito, non aspetteremo un altro Virus per riscoprire i veri valori.
Abbiamo avuto un intero lockdown per riflettere e mettere ordine in noi stessi.
Ora non abbiamo più scuse… Siamo preparati!
Tra pochi giorni inizierà la fase 2. L’Italia “dovrebbe” ripartire. Cerchiamo allora di fare tesoro di questa esperienza! Uniti possiamo farcela! Possiamo ridurre al minimo i rischi.
Abbiamo tutti una famiglia da riabbracciare, una terra d’origine in cui tornare, amici da rivedere, persone da scoprire, e il mondo da visitare.
Vorrei, infine, ringraziare tutti: i colleghi infermieri, i medici, gli oss che per 52 lunghi giorni sono stati la mia famiglia nonostante, di molti, non conosca neanche il volto. Proprio a loro va il mio pensiero, che tra sacrifici e rinunce hanno messo anima e passione. Ora posso dirlo: LA RESISTENZA SIAMO NOI!
È vero, probabilmente non abbiamo vinto, ma è anche vero che non abbiamo perso ne a livello umano né tanto meno in quello professionale.
Posso assicurarvi che il ? dopo un po’ di pioggia dubbia e vento incerto, è pronto a riprendersi tutto il sole!
Dal post di Andrea Alfano