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Celiachia ed erogazione gratuita dei prodotti: si cambia!

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Celiachia ed erogazione gratuita dei prodotti: si cambia! 1
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Il nuovo decreto del ministero della Salute prevede anche l’aggiornamento del Registro nazionale

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto del ministero della Salute (che abroga quello del 2006) a firma del ministro Giulia Grillo, che interviene sulla materia della celiachia e dell’erogazione gratuita dei relativi prodotti, modificando i limiti di spesa mensili a carico dello Stato, cui hanno diritto le persone celiache.

“È opportuno rendere uniformi le modalità di erogazione degli alimenti senza glutine specificamente formulati per celiaci al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale e di contenere i costi per il Servizio sanitario nazionale”.

Così si legge nel decreto, in cui si precisa che “il celiaco deve seguire una dieta varia  ed equilibrata, con un  apporto energetico giornaliero da carboidrati stimabile in almeno il 55%, che deve derivare anche  da alimenti naturalmente privi di glutine provenienti da riso, mais, patate e legumi come fonte di carboidrati  complessi, per cui la quota da soddisfare con alimenti senza glutine di base (pane, pasta e farina) è stimabile nel 35% dell’apporto energetico totale”.

Il decreto prevede anche l’aggiornamento del Registro nazionale, che dovrà avvenire entro 6 mesi. A quel punto le Regioni dovranno adeguarsi entro tre mesi. Ai fini dell’erogazione a carico del Servizio sanitario nazionale sono inclusi nel registro nazionale, istituito presso la Direzione generale per l’igiene, la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute, gli alimenti rientranti nelle seguenti categorie:

a) pane e affini, prodotti da forno salati;

b) pasta e affini; pizza e affini; piatti pronti a base di pasta;

c) preparati e basi Pronte per dolci, pane, pasta,  pizza  e affini;

d) prodotti da forno e altri prodotti dolciari;

e) cereali per la prima colazione.

Cambiano i limiti di spesa. Il decreto inserisce nuove fasce di età e una divisione tra i imiti di spesa per gli uomini e per le donne. In generale, rispetto al vecchio Dm del 2006, la differenza più marcata è costituita da limiti di spesa più elevati per i minori e tetti più bassi per gli adulti. Per questi ultimi, prima, il rimborso era di 140 euro al mese, mentre oggi, con i nuovi tetti, si va da 90 euro per le donne a 110 euro per gli uomini. E i tetti sono ancora più bassi per gli anziani. Nella tabella seguente i nuovi limiti di spesa mensili.

Celiachia ed erogazione gratuita dei prodotti: si cambia!

Redazione Nurse Times

 

 

Fonte: www.quotidianosanita.it

 

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