La carenza di personale infermieristico ha causato la chiusura della centrale operativa del 118
La mancanza di professionisti che potesse coprire il turno del mattino ha costretto il responsabile Roberto Mannella a chiudere dalle ore 8 alle 14 di ieri.
«Gli operatori che hanno fatto il turno di notte non hanno avuto lo smonto; – ha spiegato Mannella – quindi sono stato costretto alle 7 di mattina a chiedere che tutte le chiamate del turno fossero dirottate a Napoli centro».
Tutti gli operatori della mattina non si sarebbero presentati al lavoro inviando un certificato di malattia.
«Nessuno si sente di sostenere un turno da solo, quando poi bisognerebbe essere in tre», è il commento di qualche operatore alla vicenda di ieri mattina, «visto che si rischiano anche pesanti denunce in caso di problemi degli utenti».
Ma secondo il responsabile non sarebbe il caso di drammatizzare: «Il servizio è tornato attivo a partire dalle ore 14 quando sono venuti gli operatori designati di turno. – spiega Mannella – È giusto chiarire che il servizio non si è mai fermato. Solo che la gestione dello smistamento delle chiamate è passata a Napoli per sei ore».
Lo stesso responsabile prosegue «con il passaggio di gestione all’Asl abbiamo perso i quattro interinali, al netto delle due unità in malattia (lunga), e ora queste altre due (con ogni probabilità brevi). Detto questo, sembra che dal primo maggio dovremmo avere i quattro operatori che mancano in forza alla Centrale Operativa».
Nessun’altra soluzione sarebbe stata applicabile a detta del responsabile del turno, a causa della carenza di personale.
Ma il problema dovrebbe risolversi nel giro di una decina di giorni; il direttore sanitario dell’Asl Arcangelo Correra ha dichiarato che dal primo maggio saranno presenti le unità necessarie.
La centrale di Caserta sta vivendo momenti difficili, dovendo disporre di 30 medici in meno ed avendo a bordo personale sempre più esausto.
Il 70% degli operatori sanitari ha un’età prossima alla pensione. Anche la prefettura di Caserta è stata più volte interpellata ad arbitrare tra sindacati e direzione aziendale. Ora, il Saues, a causa della costante carenza di personale in ambulanza, è di nuovo pronto allo sciopero.
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