Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a cura di Confintesa Sanità sull’assenza di iniziative nella provincia di Caserta.
Il 12 maggio, in Italia e nel mondo, è stata celebrata la Giornata internazionale dell’Infermiere, promossa dalla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi). Come ogni anno, questo appuntamento ha rappresentato non solo l’occasione per valorizzare il ruolo centrale di questa figura professionale, ma soprattutto per riconoscere quanto il lavoro e l’impegno quotidiano degli infermieri siano fondamentali per garantire qualità delle cure e continuità assistenziale al paziente.
Sorte diversa per i circa 7.600 infermieri della provincia di Caserta, che si sono visti privati di qualsiasi iniziativa volta a celebrare il loro impegno. L’Ordine professionale di Caserta, infatti, si è dimenticato dei suoi infermieri, limitandosi a un banale messaggio celebrativo pubblicato sui canali social, mentre nel resto d’Italia sono stati organizzati convegni, ambulatori gratuiti, campagne di sensibilizzazione e prevenzione, con protagonisti gli infermieri.
Allo stesso tempo le due Aziende sanitarie pubbliche del territorio, l’Asl e l’Aorn Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta, hanno patrocinato la prima edizione delle Giornate gastroenterologiche casertane, non prevedendo il contributo scientifico della componente infermieristica per tale occasione.
La stessa segreteria scientifica di tale evento, guidata dal dottor Cuomo e dalla dottoressa Bottiglieri, responsabili l’uno dell’Aorn di Caserta e l’altra dell’Asl di Caserta, delle relative strutture gastroenterologiche, non ha previsto il coinvolgimento degli infermieri, che quotidianamente garantiscono l’erogazione dei servizi sanitari di tali strutture.
“Ancora una volta assistiamo alla marcata indifferenza delle istituzioni sanitarie casertane nei confronti del personale infermieristico della provincia. – dichiarano Minadeo e Pascale di Confintesa Sanità –. Risulta ancora più evidente, in questo caso, il distacco tra i vertici e chi opera quotidianamente. Allarmante è l’incapacità, da parte dell’Ordine professionale provinciale di ottenere il rispetto per gli infermieri”.
E ancora: “Crediamo sia lecito domandarsi, a questo punto, se queste istituzioni siano ancora in grado di rappresentare e riconoscere il valore degli infermieri, del loro fondamentale contributo durante l’emergenza pandemica, o il valore dei sacrifici che quotidianamente sono costretti ad affrontare per le numerose difficoltà strutturali e organizzative che, ancora oggi, attanagliano le due più grosse strutture sanitarie casertane”.
Concludono Minadeo e Pascale: “Questa Giornata poteva rappresentare, per la sanità casertana e gli infermieri, l’occasione per interrogarsi sulle criticità e il futuro dell’assistenza e della professione. Quanto accaduto a Caserta, senza dubbio, suscita sdegno in tutta la comunità infermieristica e la invita a urgenti e necessarie riflessioni”.
Redazione Nurse Times
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