La manifestazione organizzata dal sindacato avrà luogo il 10 maggio davanti alla sede della Regione.
Il sindacato Nursing Up ha organizzato per venerdì 10 maggio una manifestazione a Trento, davanti al palazzo della Regione, per chiedere alla Giunta di trovare risorse per assumere nuovi infermieri e rendere attrattivo il territorio con buoni contratti di lavoro. Sì, perché gli infermieri sono pochi, oberati di lavoro e spesso demansionati.
«Vogliamo far capire all’opinione pubblica il problema dei nostri professionisti – spiega Cesare Hoffer (foto), coordinatore provinciale di Nursing Up Trento –, sempre più oberati di attività improprie. Inoltre vogliamo sottolineare la necessità ormai indifferibile di avere un contratto separato per professionisti sanitari. A sostegno di questa iniziativa abbiamo raccolto oltre mille firme a Trento e 1.600 a Bolzano».
Nei giorni scorsi il sindacato ha sollecitato il presidente della Giunta provinciale, Maurizio Fugatti, e l’assessore alla Salute, Stefania Segnana, affinché prevedano adeguate risorse economiche nell’assestamento di bilancio prossimamente in discussione. Ciò perché si possa attuare un piano straordinario di assunzioni e rifinanziare il nuovo contratto di lavoro, in attesa di concludere positivamente quello vecchio. I rappresentanti sindacali sono stati convocati in Apran (Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale) il 17 maggio per la ripresa delle trattative.
«Se vogliamo che il contratto sia uno strumento che dia una risposta al professionista sanitario, ma nel contempo incida sulla qualità delle prestazioni erogate, dobbiamo fare un investimento sui professionisti sanitari del comparto», dice Hoffer, che sottolinea il timore di una fuga degli infermieri all’estero, come sta accadendo per i medici: «Occorre rendere attrattivo il Trentino tramite dei buoni contratti di lavoro per attirare gli infermieri da fuori regione e poi trattenerli, visto che molti nostri laureati si rivolgono alla Germania e all’Inghilterra».
Secondo il sindacato, vanno poi incentivati i percorsi di carriera e le indennità dei professionisti. Inoltre, per garantire qualità, va assunto un adeguato numero di infermieri e professionisti sanitari. «Da numerosi reparti – conclude Hoffer – ci arrivano segnalazioni relative alla carenza di personale infermieristico. La situazione dei Pronto soccorso è sempre più grave, vista l’inadeguata dotazione infermieristica strutturale, peraltro già da noi ripetutamente segnalata alle direzioni aziendali competenti, senza risposta alcuna. È poi in aumento il disagio del personale delle cure domiciliari per carichi di lavoro sempre più elevati, a fronte di un’assistenza più complessa, con pazienti sempre più anziani e affetti da pluripatologie». Problematiche, queste, che si acuiranno in estate a causa dell’elevato afflusso turistico, concomitante con maggiori tassi di assenza del personale per ferie e congedi parentali.
Redazione Nurse Times
Fonte: www.ladige.it
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