Il costo della cura dovrebbe essere a carico del Ssn, ma solo in caso di comprovata efficacia sul singolo paziente trattato.
La notizia è di questi giorni: a breve si riunirà il nuovo consiglio di amministrazione dell’Aifa per dare il primo via libera ufficiale alla Car-T, terapia innovativa contro alcuni tipi di tumori del sangue. La decisione dovrebbe essere assunta in forza di un accordo con l’azienda produttrice Novartis. A quanto si apprende, tale accordo prevede un meccanismo di rimborso da parte del Ssn sulla base della reale e comprovata efficacia della cura sul singolo paziente trattato. In caso contrario, il costo resterebbe a carico dell’azienda.
La tecnologia Car-T consiste nel manipolare geneticamente, per poi reinfondere nel paziente, le cellule del sistema immunitario (linfociti), rendendole capaci di riconoscere e attaccare il cancro. Si conta di utilizzarla per i pazienti con leucemia linfoblastica acuta o linfoma a grandi cellule B, recidivanti o refrattari ad altre terapie. In questa categoria di persone, la percentuale di guarigione dopo il nuovo trattamento è pari al 40-50% circa.
Redazione Nurse Times
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