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Caos Pronto Soccorso “Vito Fazzi” Lecce e se venisse utilizzata l’analisi organizzativa?

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Ha suscito scalpore la notizia apparsa qualche giorno fa sui media locali in merito all’evento accaduto al Pronto Soccorso del Vito Fazzi di Lecce dove un uomo di circa 40 anni è rimasto in sala d’attesa per ore senza essere ascoltato e senza alcun soccorso dai sanitari, tutto ciò ripreso  dai telefoni dei testimoni in sala d’attesa.

L’uomo sembrerebbe essersi rannicchiato per terra a causa dei forti dolori addominali e la causa del mancato soccorso sembrava essere: “è un volto già noto e recidivo per abuso di sostanze”.

L’uomo questa volta però risultava vittima di forti coliche renali, come avrebbero dimostrato dopo alcune ore i controlli medici.

L’ASL Lecce ha provveduto ad aprire immediatamente un’istruttoria interna giungendo a conclusione che l’attesa del paziente in piena colica renale intercorsa tra l’arrivo e l’assegnazione di un codice è durata poco più del video girato dai testimoni. L’attesa vera è durata al massimo 10 minuti circa.

Rispetto ai dolori accusati dal paziente e alla conseguente concitazione creatasi all’interno della sala d’accettazione, il personale sanitario è intervenuto con una barella poco dopo aver udito i lamenti.

Con l’arrivo in contemporanea di 5 codici gialli il personale, seguendo i protocolli, ha dato priorità a questi casi decisamente più gravi per quanto riguarda gli aspetti comunicativi, con tutta probabilità, il sovraffollamento e l’agitazione di quei minuti ha generato un clima relazionale non ottimale tra utenti e operatori, cosa di cui comunque l’Asl si rammarica.

L’obiettivo di questo articolo non è quello di innescare alcuna polemica ma dare una lettura propositiva in merito alla struttura organizzativa attraverso l’abbandonando delle tradizionali logiche di organizzazione del lavoro funzionale o per compiti che non fanno nient’altro che portare ad una scarsa coordinazione delle attività nel momento in cui si ha una sovrapposizione di eventi.

La struttura organizzativa di un’azienda consiste in uno schema di rapporti, comunicazioni, processi decisionali e procedure, atti a combinare funzioni, risorse umane e materiali in vista del conseguimento di obiettivi.

Risulta quindi necessario l’utilizzo dell’analisi organizzativa per migliorare il funzionamento e cercare di risolvere i problemi mettendo a fuoco i più rilevanti rapporti causa/effetto, essendo uno strumento diagnostico utilizzato per rintracciare le carenze e le incongruenze e registrando rendendo espliciti i meccanismi di funzionamento.

“Un’organizzazione intelligente tende a produrre e premiare individui intelligenti, i quali a loro volta, cercheranno di riprodurre l’organizzazione intelligente che li ha generati e premiati”.  (Vaccani,1991)

Redazione NurseTimes

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