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Campania, pediatra garantito gratuitamente ai figli di immigrati irregolari

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Campania, pediatra garantito gratuitamente ai figli di immigrati irregolari
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Fondamentale l’impegno di Emergency per l’approvazione del provvedimento. Per l’assegnazione sarà sufficiente recarsi all’anagrafe con il codice Stp (straniero temporaneamente presente).

In Campania, a partire dal 17 marzo scorso, i figli di persone extracomunitarie irregolari fino a 14 anni avranno diritto, come tutti i bambini italiani, all’assegnazione gratuita di un pediatra di libera scelta del Servizio sanitario nazionale. Ne ha dato notizia Emergency.

In assenza della possibilità di accedere al pediatra di libera scelta, i bambini figli di immigrati irregolari erano costretti a ricorrere a soluzioni alternative, come rivolgersi alle associazioni del terzo settore. Invece adesso, recandosi all’anagrafe e senza bisogno del codice fiscale, ma con il solo possesso del codice Stp (straniero temporaneamente presente), i genitori possono richiedere l’assegnazione di un pediatra di libera scelta, equivalente del medico di base per gli adulti. “Un provvedimento che risolve un problema sollevato da tempo”, spiegano da Emergency, che è presente con un ambulatorio a Castel Volturno dal 2013 e a Napoli, nel quartiere di Ponticelli, dal 2015.

“In questi anni l’ambulatorio Emergency di Castel Volturno ha offerto la disponibilità di un pediatra, chiedendo però alle istituzioni di sopperire a tale vuoto normativo e assistenziale nell’ambito pediatrico – spiega Sergio Serraino, coordinatore dell’ambulatorio di Emergency a Castel Volturno –. Dopo un incontro a dicembre con i rappresentanti della Regione Campania, siamo arrivati alla risoluzione delle ultime problematiche tecnico-informatiche, che impedivano la registrazione dei bambini tramite il loro codice. Di questa nuova possibilità beneficeranno non solo i bambini di Castel Volturno, ma di tutta la Campania. Si tratta di un segnale importante. E’ la conferma che una soluzione tampone può essere sostituita da un cambiamento efficace, duraturo e compartecipato”.

Dall’esperienza di Emergency nei suoi ambulatori in Italia emerge che il diritto alle cure per minori figli di cittadini stranieri irregolari non è sempre garantito. In alcune regioni, infatti, oltre a non essere possibili per questi bambini l’iscrizione al Ssn e l’assegnazione del pediatra di libera scelta, spesso non è disponibile neanche un servizio territoriale di pediatria di base. Di conseguenza sono costretti a rivolgersi al pronto soccorso, anche per evenienze che non lo richiederebbero, aumentando così il numero di ingressi impropri e, soprattutto, una disparità di accesso alle cure rispetto ai bambini italiani o figli di genitori con i documenti.

“L’impegno di Emergency su questi temi – ricorda l’associazione umanitaria – ha portato recentemente al provvedimento della Regione Veneto per istituire un servizio territoriale di pediatria di base aperto a tutti i minori irregolari e alla nota della Regione Campania. Un servizio importante, quello del pediatra di libera scelta, che si rivelea ancora più fondamentale con l’arrivo dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina con i loro figli. In questo caso, infatti, la circolare della Regione Campania include anche la possibilità per i bambini ucraini di avere il rilascio del codice Stp di sei mesi. Restano ancora esclusi dalla nuova norma i figli minori di persone comunitarie irregolari”.

Aggiunge Alessia Mancuso, dell’area legale di Emergency: “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti, ma si tratta di misure parziali, che rendono ancora più urgente l’adozione di un provvedimento nazionale che renda la procedura uniforme tra le Regioni e che assicuri a tutti i minori, europei e non, l’iscrizione al Ssn e la garanzia dell’assegnazione di un pediatra di libera scelta. Questo è ancora più necessario alla luce delle conseguenze che l’emergenza pandemica continua ad avere sui minori in termini di salute individuale e pubblica, ma anche da un punto di vista sociale, nonché dell’attuale crisi ucraina, che sta causando l’arrivo di numerosi bambini in fuga dalla guerra”.

Redazione Nurse Times

 

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