L’episodio risale a quattro anni fa. Agli imputati è contestato il reato di omicidio colposo.
Ieri il gup Antonella Leone ha rinviato a giudizio sei tra medici e infermieri, prosciogliendo altri tre imputati dall’accusa di omicidio colposo, per il decesso di Salvatore Russo, avvenuta alcuni giorni dopo una rovinosa caduta nella sala operatoria dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Il processo comincerà a fine giugno.
La vittima, di Canicattì, il 18 marzo 2015 cadeva accidentalmente da una sedia, riportando una frattura post-traumatica che, per via delle patologie preesistenti, ne causò la morte il 22 marzo. Gli imputati rinviati a giudizio sono i medici Francesco Vacirca e Calogero Cordaro, e altri quattro dipendenti della struttura sanitaria: Raimondo Marcello Palermo, Anna Maria Andaloro, Salvatore Aurelio Favata, Maria Carmela Giuro. Non luogo a procedere, invece, per Gaetano Emma, Calogero Davide Piccione e Marinella Raimondi.
A chiedere il rinvio a giudizio degli era stato il pubblico ministero Davide Spina. Parti civili, già costituite nel corso dell’udienza preliminare, la moglie di Russo, Giuseppina Colti, e i figli Calogera, Gerlando e Paolo. L’accusa ha contestato la negligenza, la imprudenza e l’imperizia nell’avere erroneamente posizionato Russo, senza assistenza, su una sedia della sala operatoria, non vigilando sul paziente prima dell’intervento chirurgico.
Redazione Nurse Times
Fonte: La Sicilia
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