La Digos ha fermato tre persone, tra cui una infermiera, per corruzione, falso ideologico e peculato. Le false vaccinazioni sono state riprese dalle telecamere piazzate nell’hub della Fiera del Mediterraneo
Gli indagati, tra cui una infermiera vaccinatrice dell’hub Palermitano, avrebbero chiuso un “accordo corruttivo”, in base al quale la donna, in cambio di denaro, avrebbe simulato la vaccinazione agli altri due indagati, oltre che a due parenti di uno di questi.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato dalle grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, l’infermiera dell’hub vaccinale di Palermo, agiva sempre nello stesso modo.
Dopo avere svuotato la dose di vaccino contenuto nella siringa, già precedentemente preparata, in una garza in cotone, inseriva l’ago nel braccio del finto vaccinato senza iniettare alcunché e senza muovere lo stantuffo della siringa.
La truffa è evidente, basta guardare le immagine registrate nel corso delle indagini. Gli agenti per giorni hanno intercettato la donna accertando contatti tra l’infermiera e chi si sottoponeva al finto vaccino, disposto a sborsare fino a quattrocento euro pur di ottenere il Green pass fasulli.
Le indagini svolte hanno escluso il coinvolgimento dei medici che lavorano al centro vaccinale e dei funzionari responsabili.
Tra i tre indgati anche il leader locale dei no-vax Filippo Accetta ed il suo amico Giuseppe Tomasino, anche lui No vax. Indagato anche un commerciante.
Otto le perquisizioni effettuate e 11 i Green Pass bloccati.I reati contestati sono di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato.
Redazione Nurse Times
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