I piccoli lungodegenti ricoverati presso il reparto di Oncoematologia pediatrica del policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna avranno a disposizione un vero e proprio asilo nido.
Compatibilmente con le loro condizioni cliniche e con le esigenze di cura, saranno coinvolti in attività ludiche e ricreative per alcune ore al giorno, nello spazio ricavato all’interno dell’unità operativa.
I bimbi di età inferiore ai 36 mesi potranno usufruire di tale servizio gratuito. I costi saranno interamente finanziato dall’istituto bancario Intesa San Paolo.
L’esperienza bolognese segue quelle già avviate negli scorsi mesi presso il Regina Margherita di Torino, al Santobono Pausilipon di Napoli, al San Gerardo di Monza e all’azienda ospedaliera di Padova.
Hanno presenziato al taglio del nastro al Sant’Orsola diversi esponenti politici tra i quali Elisabetta Gualmini, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Emilia-Romagna, l’assessore comunale bolognese Giuliano Barigazzi, con Antonella Messori, direttore generale del Sant’Orsola e, tra gli altri, Elena Jacobs (Intesa Sanpaolo, settore Valorizzazione del Sociale) e Michela Burattini, amministratore delegato della cooperativa sociale “Solco” che gestisce il servizio.
“Tutte le iniziative che possono sostenere i bambini più piccoli e le loro famiglie – spiega l’assessore Gualmini – soprattutto nei momenti di grande difficoltà come una grave malattia e un lungo ricovero, sono importantissime e vanno guardate con il massimo interesse.”
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