Negli ospedali di Ausl Bologna, Sant’Orsola e Rizzoli sono 256.740 le ore di ferie non godute da infermieri, tecnici sanitari, ostetriche o operatori socio-sanitari (oss), mentre sono 368.569 quelle di lavoro mediamente svolte in regime di straordinario. Dati che si fermano al 31 dicembre 2022.
“Questo è il dato consolidato alla fine dello scorso anno, ma quest’anno ci saranno ulteriori accumuli che ancora non sono stati conteggiati – precisa Simone Passerini, coordinatore infermieri di Uil-Fpl Bologna –. Da questi numeri si evince la mancanza di personale nelle tre realtà sanitarie pubbliche cittadine”.
“Ci sono settori come l’emodialisi, il cardiovascolare, l’anestesia, dove le sostituzioni devono avvenire per forza, ma in tutti gli altri ambiti non ci sono sostituzioni per il personale che va in pensione o si licenzia e va a lavorare altrove. Da vent’anni il nostro sistema nazionale è sottofinanziato. Ora siamo a questo punto e il c’è il serio rischio che la realtà di Bologna, un’eccellenza in moltissimi ambiti, non riesca più a offrire prestazioni a chi arriva da altre regioni ed ha bisogno di cure”.
Il coordinatore infermieri di Uil-Fpl Bolognasi sofferma anche su di un’altra questione: “Assistiamo a una riduzione delle iscrizioni alla laurea Infermieristica e i nostri ospedali stanno registrando una notevole emigrazione del personale verso il privato. D’altra parte il potere d’acquisto degli stipendi ha già perso il 20 percento: in molti non ce la fanno ad andare avanti”.
Redazione Nurse Times
Scopri come guadagnare pubblicando la tua tesi di laurea su NurseTimes
Carica la tua tesi di laurea: tesi.nursetimes.org
Carica il tuo questionario: https://tesi.nursetimes.org
Lascia un commento