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Bisceglie, aggressione in Pronto Soccorso contro infermieri e medico: presentato esposto

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Bisceglie, aggressione in Pronto Soccorso contro infermieri e medico: presentato esposto
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Ennesimo episodio di violenza contro operatori sanitari nella notte di San Silvestro: vittime due infermieri e un medico

Subito la reazione dei vertici aziendali alla brutale aggressione nei confronti di infermieri e medici del pronto soccorso dell’Ospedale “Vittorio Emanuele II” di Bisceglie, in Puglia. Quattro giovani i protagonisti del grave episodio, tre ragazzi ed una ragazza, che sono stati successivamente identificati e denunciati a piede libero dai carabinieri. L’accusa: minacce ed interruzione di pubblico servizio.

“Depositeremo un esposto in Procura e tuteleremo le posizioni dei dipendenti aggrediti, quello che è successo è inaccettabile” dichiara in una nota Alessandro Delle Donne, direttore generale della Asl Bt.

Succede tutto intorno alle ore 4 del mattino di capodanno. L’ambulanza del servizio emergenza urgenza del 118 accompagnava in ospedale un uomo con una forte intossicazione da alcool. “Mentre stavamo intervenendo sul paziente – ha raccontato il medico – sono giunti in ospedale alcuni suoi conoscenti che hanno cominciato ad aggredire prima verbalmente e poi fisicamente i due infermieri. Inveivano contro la struttura ospedaliera con espressioni molto forti e poi hanno aggiunto aggressioni fisiche”.

Il paziente preso in carico dal personale medico – infermieristico del pronto soccorso di Bisceglie, dopo essersi ripreso ha aggredito il medico.

“Gesti inqualificabili di violenza nei confronti di operatori che fanno solo il loro dovere meritano una risposta forte da parte delle istituzioni – continua il DG – non è possibile subire attacchi verbali e fisici mentre si sta cercando di aiutare chi è in difficoltà. Quanto accaduto non va assolutamente sottovalutato. Ribadisco la scelta di fare un esposto in Procura perchè è giusto che chi ha commesso un reato venga punito e per mostrare concretamente la nostra vicinanza al personale che ha subito l’aggressione. La violenza non ha giustificazioni mai, ma a maggior ragione quando a subirla sono operatori sanitari va contrastata con fermezza e determinazione”, conclude il direttore generale.

I due infermieri hanno subito lesioni guaribili in 13 e 10 giorni, mentre per il medico la prognosi è di 4 giorni.

Rimaniamo basiti di fronte all’ennesima aggressione contro il personale sanitario che lavora in “barricata”, una violenza brutale che richiede un’attenzione primaria da parte delle istituzioni politiche e sanitarie.

 

Massimo Randolfi

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