GENOVA. Una bambina di 2 anni è giunta presso il pronto soccorso dell’ospedale pediatrico ‘Gaslini’ di Genova accompagnata dai genitori in stato di incoscienza.
Da subito le condizioni di salute della bimba sono apparse gravissime. La paziente é stata immediatamente trasferita nel reparto di rianimazione del nosocomio, poichè si troverebbe in condizioni di forte carenza di vitamina B12. Peso nettamente sotto il percentile di riferimento, una scarsa reattività, movimenti rallentati e un livello di emoglobina bassissimo.
Un quadro clinico compatibile con gli effetti di una dieta vegana somministrata ad un bambino piccolo.
La sua mamma ed il suo papà sono entrambi vegani e, fin dalla nascita avrebbero fatto seguire lo stesso credo alimentare alla figlia, trasportata successivamente dagli stessi genitori all’ospedale Gaslini, sotto consiglio del pediatra di famiglia.
Si tratta del terzo caso di infante sottoposto a dieta vegana a finire in pronto soccorso in gravi condizioni dopo i casi di Belluno e Firenze (VEDI).
Il grande intuito dei sanitari ha permesso di comprendere la reale situazione della bambina dato che i genitori, hanno sempre dichiarato di non aver sottoposto la figlia a regime vegano.
Con le cure ricevute nel reparto di rianimazione, la bimba ha iniziato a riprendersi. Sono in corso accertamenti per verificare che non soffra di patologie genetiche. Solo una serie di esami potrà dire se abbia riportato danni neurologici permanenti a causa della carenza di vitamina B12. I sanitari sono comunque fiduciosi di riuscire a recuperare la funzionalità dell’apparato muscolare.
Il caso di Gaia (nome di fantasia) è stato segnalato agli assistenti sociali anche se non si tratterebbe di incuria o maltrattamenti. Il Tribunale dei minori potrebbe a breve interessarsi del caso.
“Si tratta di un regime dietetico molto rigido, che però un bambino può seguire, solo a condizione che sia accudito, con check continui, da un pediatra, pronto a intervenire quando le carenze di vitamine o altri elementi siano pericolose per la salute del piccolo“, spiega Alberto Ferrando, presidente dell’associazione pediatri liguri.
“A Genova ad esempio è possibile chiedere per il proprio figlio, a scuola, un regime dietetico vegano, ma soltanto presentando un certificato medico – indica Ferrando – le richieste sono moltissime e in forte aumento. Non discutiamo le scelte delle famiglie, ma vogliamo la certezza che un pediatra segua il bambino in un regime alimentare che, se non controllato, può essere molto pericoloso”.
Ferrando evidenzia che, generalmente, le famiglie vegane sono molto attente, a volte fin troppo attente e pertanto Gaia non si troverebbe in gravi condizioni a causa del regime alimentare vegano.
“Nei bambini la crescita impone una continua correzione degli integratori e degli apporti di vitamine e proteine – evidenzia Ferrando – altrimenti i rischi sono altissimi“.
Simone Gussoni
Fonti: Repubblica.it
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