Un episodio che fa riflettere, ancora una volta, sulle condizioni della nostra sanità; troppo spesso impreparata a far fronte alle esigenze dei cittadini
Si è sentita male nella sua abitazione del quartiere San Paolo (Bari) e ha dovuto aspettare diverse ore prima di poter essere soccorsa adeguatamente, nonostante l’intervento di diverse ambulanze del 118 e dei Vigili del Fuoco. Il motivo? Non c’era una barella per pazienti bariatrici disponibile.
Perciò, nonostante l’intervento di due mezzi di soccorso (di San Paolo e di Modugno), è stato necessario attendere l’arrivo di una terza unità mobile, stavolta della Pubblica Assistenza Sammichele (e non del 118!), l’unica in zona dotata della barella bariatrica.
La paziente, fortemente obesa, è stata così costretta a vivere una mattinata di passione. E non solo lei: l’atavico problema dell’assenza di barelle e ambulanze adeguate al trasporto dei grandi obesi nel barese, così come riportato da Il Quotidiano Italiano, ha visto infatti impegnate (inutilmente) diverse risorse umane e materiali come soccorritori, mezzi del 118 e dei Vigili del Fuoco, di fatto allontanandoli per diverso tempo dai loro territori di competenza e quindi dal servizio. Il tutto per una barella mancante… Ancora una volta.
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